Volta, in dirittura d’arrivo i lavori contro gli allagamenti a Cereta e Foresto

VOLTA Sono in fase di ultimazione le opere a protezione degli abitati di Foresto e Cereta, dalle piene dei corsi d’acqua Gordo e Caldone. Le opere principali saranno finite entro il mese di luglio. Si faranno in autunno invece le opere di mitigazione ambientale con piantumazione di salici, pioppi, querce, aceri e siepi arbustive. Complessivamente verranno messi a dimora oltre mille e 200 tra alberi e cespugli.
Le opere realizzate consistono di due zone di esondazione controllata poste a nord degli abitati di Foresto e di Cereta con una capacità di oltre 85mila metri cubi. Inoltre a sud di Cereta, in via Tirolo, è in fase di ultimazione l’escavazione di un ampio fossato per convogliare nel Caldone le acque provenienti dalle vaste campagne a nord-est dell’abitato.
Le vasche entreranno in funzione solo quando la portata dei due corsi d’acqua supererà quella di sicurezza, contenendo tutta l’acqua in eccesso. Al termine dell’evento lo svuotamento avverrà naturalmente a caduta in un tempo massimo di circa 24 ore.
La riduzione delle portate di piena del Caldone porterà notevoli benefici anche alle zone poste più a valle lungo il suo corso in località Contino e all’abitato di Cerlongo. I campi posti all’interno delle arginature, che sono realizzate in terra battuta, resteranno coltivabili in modo da limitare il consumo di suolo agricolo. Per realizzare i possenti argini è stato utilizzato sia del materiale scavato sul posto che quello recuperato dai lavori per la realizzazione delle nuove palestre, con notevole risparmio di spesa e di risorse naturali.
Pur di risolvere in tempi brevi il problema degli allagamenti, divenuti negli ultimi anni sempre più frequenti, il Comune si era fatto carico di ricercare i finanziamenti e di tutto il l’iter progettuale e realizzativo sottoscrivendo un apposita convenzione con Regione Lombardia. L’importo complessivo del progetto è di un milione e 50mila euro di cui oltre 400mila per indennizzare i proprietari, finanziato per 950mila da Regione Lombardia e per 100mila, invece, dal Comune.