La tutela del paesaggio in Italia è un tema di fondamentale importanza, radicato nella nostra Costituzione e disciplinato da una serie di leggi e normative.
Fondamenti costituzionali e normativi
• Articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica… tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Questo articolo rappresenta il fondamento costituzionale della tutela del paesaggio in Italia.
• Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004): è la principale normativa in materia, che definisce i beni paesaggistici, le procedure di tutela e le competenze delle diverse amministrazioni.
• Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000): Ratificata dall’Italia, riconosce il paesaggio come un elemento essenziale del benessere individuale e sociale, e promuove la sua tutela, gestione e pianificazione. La tutela del paesaggio non si limita alla conservazione di aree naturali incontaminate, ma riguarda anche i paesaggi rurali, urbani e periurbani, che testimoniano l’interazione tra uomo e ambiente. La tutela del paesaggio è una responsabilità condivisa tra Stato, Regioni, Enti locali e cittadini, la cui partecipazione è fondamentale per una tutela efficace del paesaggio. In Italia, la tutela del paesaggio, è un impegno costante per preservare la bellezza e la diversità del nostro territorio, garantendo al contempo uno sviluppo sostenibile e la qualità della vita delle future generazioni.
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004) è la principale normativa italiana in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Lo scopo del Codice e quello di definire e regolamentare la tutela e la valorizzazione dei beni culturali (immobili, mobili, archeologici, archivistici, librari, ecc.) e dei beni paesaggistici (territori con valori naturali, culturali ed estetici), nonché garantire la conservazione e la fruizione pubblica del patrimonio culturale e paesaggistico. Nello stesso Codice sono contenute: le definizioni dei beni culturali e paesaggistici, le procedure per la tutela, la conservazione e il restauro dei beni. La gestione sostenibile del territorio è di fatto un compromesso tra sviluppo economico e tutela del paesaggio, attraverso la pianificazione territoriale e paesaggistica.

I Piani Paesaggistici
I Piani Paesaggistici, sempre regolamentati dal Codice, sono gli strumenti di pianificazione che definiscono gli obiettivi di qualità paesaggistica e le azioni per la loro realizzazione. Sono quindi strumenti fondamentali per la tutela e la valorizzazione del paesaggio italiano, un patrimonio di inestimabile valore culturale e naturale. I già menzionati Piani contengono l’analisi e la mappatura del paesaggio, individuando i suoi caratteri distintivi e i valori da tutelare. Compongono inoltre gli obbiettivi di qualità paesaggistica e di criteri per la pianificazione e la gestione del territorio. Inoltre, individuano le misure di tutela e valorizzazione, come vincoli, indirizzi per la progettazione e interventi di recupero del patrimonio esistente.
I Piani Paesaggistici sono ricompresi in diversi livelli di pianificazione, ovvero:
• Piani paesaggistici regionali: elaborati dalle Regioni in collaborazione con il Ministero della Cultura, definiscono gli obiettivi e le strategie per la tutela del paesaggio a livello regionale.
• Piani paesaggistici comunali: elaborati dai Comuni, declinano gli obiettivi regionali a scala locale, individuando le misure di tutela e valorizzazione specifiche per il territorio comunale.
In sintesi, il Codice dei beni culturali e del paesaggio è uno strumento fondamentale per garantire la protezione e la valorizzazione del nostro patrimonio, assicurando che le future generazioni possano godere delle ricchezze culturali e paesaggistiche dell’Italia.
Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Mantova