Al via da Mantova la manifestazione che celebra il mito di Tazio Nuvolari

MANTOVA Ha preso il via oggi la 32ª edizione del Gran Premio Nuvolari, la manifestazione internazionale di regolarità per auto storiche più tecnica d’Italia, che fino al 18 settembre riunirà a Mantova, città dalla quale il Gran Premio parte e si chiude, il gotha dei classic enthusiasts insieme a vetture dal fascino senza tempo per rendere omaggio al mito del “Grande Nivola”, sportivo leggendario, che più di ogni altro ha segnato la storia dell’automobilismo del XX secolo.
Nell’anno in cui si festeggia il 130° anniversario della nascita del Mantovano Volante, importante ricorrenza celebrata con entusiasmo grazie all’impegno organizzativo di Mantova Corse, l’evento registra un numero di presenze record: sono infatti 312 gli equipaggi proventi dai cinque continenti e selezionati da un’apposita commissione che prenderanno parte alla competizione, a testimonianza del fermento generato da quella che è considerata una delle gare più belle al mondo.
Dopo le classiche verifiche tecniche ante gara, si è tenuto il “Premio Mantova 2022 – Nuvolari 130 Anni”, un prologo notturno di 7,5 km che nella serata di ieri giovedì 15 settembre ha animato le strade del centro storico di Mantova, che ha visto come vincitori la coppia argentina composta da padre e figlio Zerbini – Zerbini (n. 158) che ha totalizzato solamente 7 centesimi di secondo di penalità in 5 prove cronometrate, un risultato straordinario.
Primi tra gli equipaggi italiani Fontanella – Covelli (n.4), secondi classificati Belometti – Vavassori (n.36) e terzi classificati Loperfido – Moretti (n. 85). A seguire alla posizione numero due tra gli equipaggi stranieri troviamo Acevedo – Acevedo (n. 101) e al terzo posto l’equipaggio numero 54 composto da Erejemovich – Giuggolini.                                     
Oggi alle ore 10.45 la partenza nella suggestiva Piazza Sordello.
Come da consolidata trentennale tradizione del Gran Premio Nuvolari, il numero 1 è stato riservato simbolicamente al più grande pilota di tutti tempi, il mitico Tazio Nuvolari. Il numero 2 è stato assegnato ad una vettura iscritta dal Museo Nazionale dell’Automobile e condotta dall’equipaggio De Angelis-Del Gaudio: la superba Cisitalia 202 SMM Nuvolari, la prima ed unica vettura mai intitolata a un pilota automobilistico.
Numerosi i paesi in rappresentanza di tutti i continenti (Italia, Germania, Svizzera, Olanda, Stati Uniti, Lituania, Gran Bretagna, Russia, Austria, Belgio, Uruguay, Argentina, Giappone, Colombia, Polonia, Libano, Montecarlo, San Marino) e 48 le case automobilistiche in gara, dalle italiane Alfa Romeo, Maserati, Lancia, Ferrari e Fiat, alle inglesi Jaguar, Aston Martin, Bentley e Triumph, dalle tedesche Mercedes, BMW e Porsche fino alle pursang francesi firmate Ettore Bugatti. Quest’anno saranno più di 100 le vetture anteguerra (fabbricate dal 1932 al 1939) che prenderanno parte alla manifestazione.
Significativa anche la presenza di numerose auto degli anni ’50; saranno 150 i partecipanti che correranno il Gran Premio con vetture dei marchi Ferrari, Jaguar e Porsche.
Il Gran Premio rappresenta un’occasione unica per gentlemen drivers e grande pubblico di poter apprezzare da vicino le icone dell’automobilismo mondiale che anche quest’anno si ritroveranno come di rito in Piazza Sordello, nel cuore della città gonzaghesca, per quella che si prospetta un’edizione speciale e ricca di novità.
La 32ª edizione vede confermati i partner Red Bull, Tag Heuer e Finservice, insieme al ritorno di Banca Generali, grazie ai quali il “Nuvolari” ribadirà alcune delle proprie caratteristiche fondamentali: la competizione sportiva, la celebrazione storica ed il turismo itinerante.
Sensibili alle tematiche inerenti la salvaguardia dell’ambiente, verrà riproposta anche quest’anno l’iniziativa “Gran Premio Nuvolari Green”, un’importante azione di ecologizzazione realizzata con il patrocinio del Comune di Mantova.  L’impatto ambientale provocato dalla circolazione delle auto storiche partecipanti all’evento verrà compensato dalla piantumazione, in aree selezionate, di un numero tale di alberi ad alto fusto da bilanciare l’emissione totale di CO2.