Sarà una settimana caratterizzata da cieli prevalentemente nuvolosi se non grigi ma con temperature in lenta risalita fino a portarsi su valori quasi autunnali. La giornata di odierna vedrà tempo simile a quello di ieri: cadrà ancora qualche goccia di pioggia e in montagna sarà possibile una spolverata di neve ma solo oltre i 1500 metri di quota. È questo, in massima sintesi, il tempo atteso nei prossimi quattro o cinque giorni, verso la parte finale di un gennaio meteorologicamente tranquilla. Fino agli ultimi giorni del mese i modelli previsionali non intravedono infatti alcuna possibilità di gelo o di freddo realmente invernale. Anzi la stagione potrebbe volgere verso condizioni meteo autunnali, ovvero con temperature più simili a quelle di novembre.
Già ieri un’ampia circolazione depressionaria presente sull’Italia centro-meridionale ha inviato verso nord bande nuvolose compatte che per tutta la giornata tingeranno il cielo di grigio. Accadrà spesso anche durante i prossimi giorni, durante i quali il sole sarà spesso assente pur con poche precipitazioni.
Negli ultimi giorni un potente ciclone Mediterraneo ha portato piogge estese su buona parte dell’Italia meridionale senza produrre effetti di rilievo sul nord della Penisola, limitati alle nubi di ieri. Il cielo rimarrà tuttavia grigio anche oggi con la possibilità di deboli precipitazioni a metà giornata e nel primo pomeriggio. Non farà freddo: attese temperature notturne sui 5 gradi e massime fra 8 e 9°. Tempo analogo domani con tendenza a qualche schiarita nel pomeriggio, in attesa di un mercoledì parzialmente soleggiato e con temperature in leggero calo, vicine allo zero nel primo mattino e attorno ai 7 gradi nel pomeriggio.
Un nuovo sistema perturbato di stampo atlantico si profila infine fra giovedì e venerdì, giornate dal cielo per lo più coperto con leggere piogge, soprattutto giovedì mattina. Non saremo in ogni caso di fronte ad una situazione di maltempo in grado di produrre quantitativi d’acqua rilevanti. Pochissima anche la neve attesa in quota e solo oltre i 1500 metri.
Il bilancio termico del mese in corso non vede al momento anomale positive eclatanti. Le temperature attese nei prossimi dieci giorni, notevolmente al di sopra della media storica, faranno tuttavia dell’attuale gennaio un mese complessivamente mite, ovvero con una media finale attesa attorno ai 2 gradi oltre i valori statistici degli ultimi cinquant’anni (circa 2,5 gradi).
A Mantova accadde la stessa cosa nel gennaio dello scorso anno; ancora più mite fu il gennaio fu il gennaio del 2023, il secondo gennaio più caldo degli ultimi cent’anni almeno, con una media di circa 6,2 gradi, più o meno 4° oltre quanto previsto dalla statistica. Il dato è inferiore di appena un decimo rispetto a quello altrettanto storico del 2018, il più caldo in assoluto, ma è assolutamente sintomatico del cambiamento in atto: ben otto dei mesi di gennaio più caldi di sempre si concentrano infatti negli ultimi vent’anni.
Alessandro Azzoni