Vivi la Vita – Festa della musica domenica 25 in piazza San Francesco a Parma

PARMA  La musica per il cinema costituisce un nuovo mezzo espressivo capace di esercitare un fascino tutto suo. Si tratta di una nuova forma di drammaturgia musicale, simile all’opera, al balletto e alla musica di scena per il teatro (Aaron Copland). Il fatto è che, nel buio della sala cinematografica, la suggestione dell’immagine trova nella parola, ma anche nel suono, imprescindibili strumenti di amplificazione. Viceversa, l’esecuzione in forma di concerto della musica da film innesca negli ascoltatori nuvole di ricordi, miriadi di immagini e di colori che non sono necessariamente soltanto quelle dei film corrispondenti ma molte altre; ecco perché piacciono tanto! La perfetta compenetrazione è provocata da un tipo di musica ineccepibile come scrittura e impatto emotivo, ma deve funzionare anche la resa musicale ed interpretativa. Nel concerto di domenica 25 giugno (ore 21.30) a Piazzale San Francesco, la qualità è senz’altro garantita da La Toscanini Next diretta da Roger Catino un’orchestra dotata di tutti i colori necessari a fare splendere tali musiche: vale a dire gli strumenti più pertinenti: dai sax, al pianoforte, alla fisarmonica, il basso elettrico e la chitarra. Per questo concerto proposto  nell’ambito di Vivi la vita –  Festa della Musica – in collaborazione con la Casa della Musica e il Comune di Parma-, il direttore Roger Catino con la versatilità che lo contraddistingue ha adattato le musiche all’orchestra formata da giovani di grande talento  sul piano tecnico e interpretativo, per rendere al meglio un ricco programma incentrato  sui capolavori di Ennio Morricone a partire dalle musiche leggendarie dei film di Sergio Leone Il concerto ai cui prendono parte i partecipanti al Laboratorio La Toscanini NEXT “Just in Time” tra essi 12 voci, prevede, inoltre, la colonna sonora di Mission rappresentata da Gabriel s Oboe da considerare un punto d’arrivo tra sperimentazione, perfezione formale, contaminazione tra diversi linguaggi ma anche pertinenza della musica nella storia. Sempre del grande musicista, scomparso nel 2020, è il brano Playing Love, vale a dire l’anima della Leggenda del pianista sull’oceano: si basa su un’improvvisazione che volge dal virtuosismo iniziale ad un intenso tema d’amore, specchio delle emozioni che dilagano nel cuore del protagonista.

Essenzialmente “musica per gli occhi” offre questo programma che attinge da una miniera di gemme musicali che unisce generi, tendenze, stili: per esempio Love Story  – la cui musica di Francis Lai è piena di languore e struggimento – per arrivare all’amatissimo Colazione da Tiffany di Henry Mancini che scrive inoltre la potente musica di The blues Brothers (Theme Peter Gunn).

Altri autori propongono il loro tributo al genere, allo stile, all’America tutta: come il nostro Renato Carosone. Tra tutti, il più grande è Charlie Chaplin vincitore dell’Oscar come compositore, nel 1972, per la colonna sonora di Luci della ribalta. Figlio di due cantanti, impara a suonare ad orecchio sia il violino che il pianoforte e a partire da Luci della città musica personalmente le scene, intonando la melodia con la bocca chiusa mentre si accompagna al piano e David Raksin – trascrive le note sulla partitura in quanto Chaplin non legge la musica. Abbina il sonoro alle immagini, in modo che la musica faccia da contrappunto; in ogni caso sa strutturare, come nessun altro, il discorso narrativo attraverso l’arte dei suoni. E ancora, il programma che si conclude con la carica d’energia propria delle creazioni degli Abba con Mamma mia, rivela i contrasti determinati dallo stile di alcune composizioni che ricalcano il modello sinfonico: da qui colonne sonore d’intonazione solenne, epica come fa Vangelis in Momenti di gloria o Hans Zimmer ne Il gladiatore.

Tutti questi capolavori – ad essi si aggiunge un autentico “classico” della storia musica: il Valzer n.2 dalla Suite Jazz di Šostakovič – nel rivelare immagini e atmosfere ben dettagliate fanno sentire a casa gli interpreti della Next capaci di scattare fotografie musicali ad alta densità timbrica e differenziate come ritmi e dinamiche. I loro strumenti, s’insinuano nelle profondità riconsegnando i temi che amiamo tanto, dando risalto agli umori, alle variopinte espressioni attraverso i vari fra piani sonori nel segno di un gioco di squadra congegnato in perfetta sintonia.