Tempo perturbato fino a martedì compreso. Pioggia abbondante fra domani sera e martedì

Gennaio prepara un’uscita di scena perturbata fra piogge anche intense in pianura e abbondanti nevicate in montagna oltre i 1500 metri di quota. Non farà freddo: i modelli previsionali confermano fino a venerdì prossimo un contesto termico autunnale con temperature in leggero aumento rispetto a quelle già elevate dei giorni scorsi, che nei valori minimi hanno palesato livelli superiori alle medie di almeno 5-6 gradi.

A portare già oggi il maltempo sarà una catena di perturbazioni atlantiche attiva soprattutto fra oggi e mercoledì, alimentate da venti miti di natura sciroccale. Non si nota, ancora una volta, alcuna ondata di freddo anche a lungo termine, fatto che lascia intravedere un febbraio dai connotati termici più simili a quelli a quelli di marzo. Nei giorni scorsi sono per altro caduti molti record in buona parte d’Europa; sabato pomeriggio Monaco di Baviera ha raggiunto i 18 gradi.

Un nuovo impulso perturbato legato ad un minimo di bassa pressione piuttosto profondo richiamerà oggi venti tesi di scirocco. Dal tardo pomeriggio, dopo una giornata grigia e ventosa tornerà quindi la pioggia, estesa e persistente in serata e nella notte in tutto il mantovano. Temperature diurne attorno ai 10 gradi. Tempo perturbato anche martedì con piogge in mattinata. Nel pomeriggio i fenomeni cesseranno con possibilità di schiarite anche ampie e ulteriore aumento termico fino a 12-13 gradi.

La perturbazione porterà molta pioggia sulle alture fino a 1400 metri di quota. Più in alto sarà neve con accumuli molto abbondanti, anche di 30/40 centimetri alla fine dell’evento perturbato.

La seconda parte della settimana vedrà tempo molto più stabile e ancora una volta con temperature nettamente superiori alla media. Già mercoledì avanzeranno ampie schiarite. La giornata sarà per lo più soleggiata con temperature ancora una volta molto miti, comprese fra gli 11 e 13 gradi. Tempo variabile e con cielo poco nuvoloso anche nelle giornate di giovedì e di venerdì, per altro con un clima non certamente da “giorni della merla”.

Tutta l’Europa sta vivendo l’ennesimo inverno anomalo, notevolmente più caldo rispetto alle medie storiche. Ciò dipende dell’orientamento delle correnti dominanti, pienamente occidentali. Sul continente arrivano al momento solo venti atlantici subtropicali capaci di generare cicloni extratropicali come quello che ieri ha colpito l’Irlanda con venti fino a 150 chilometri orari. Sull’Europa continentale e mediterranea queste figure producono solitamente un forte riscaldamento perché tendono ad orientare i venti da sud-ovest se non dal Nordafrica.

La forte vorticità presente sull’Atlantico ha certamente legami con le eccezionali irruzioni gelide che hanno investito gli Stati Uniti e che nei giorni scorsi hanno prodotto nevicate eccezionali fino alle coste del Golfo del Messico fra il Texas e la Florida, dove le temperature sono scese fino a 20 gradi in meno rispetto alla media.

Alessandro Azzoni