MANTOVA Forte vento e sbalzi termici importanti ma qualità dell’aria migliore. La veloce ondata fredda che ha interessato la settimana ha avuto se non altro il merito di far scendere il tasso di inquinamento che da settimane grava sulla regione padana. Il vento di foehn, che mercoledì ha soffiato senza sosta con raffiche vicine agli 80 chilometri all’ora anche nel mantovano (segnatamente sulla zona morenica), da ieri è stato sostituito da una debole corrente di bora che ha contenuto le temperature massime entro gli 11 gradi. Già oggi la massa fredda scesa da nordest avrà abbandonato la Penisola lasciando spazio all’ennesimo rinforzo dell’aria pressione: scontata, quindi, la previsione di un fine settimana prevalentemente soleggiato e con temperature stabili.
Oggi avremo sole pieno su tutto il territorio, ma per effetto della calma di vento e dei rasserenamenti notturni farà un po’ più freddo, con minime di -3° nelle zone di campagna e attorno allo zero o poco al di sotto in città.
Qualche nube bassa potrebbe coprire in parte il cielo di domani, anche se nel pomeriggio prevarrà il sole con temperature massime attorno agli 11 gradi. Tempo soleggiato anche domenica con temperature stabili.
La nuova affermazione dell’alta pressione interesserà anche la prima parte della prossima settimana, quando il clima si farà più mite. Pur tuttavia peggiorerà di nuovo la qualità dell’aria; giù lunedì le polveri torneranno al di sopra dei limiti per rimanerci per più giorni.
Si acuirà in sostanza anche quest’anno quel regime di siccità invernale che da anni interessa spesso l’inverno e parte della primavera. Colpa dell’alta pressione atlantica, continuamente sospinta verso l’Europa meridionale dalla straordinaria attività del vortice polare. Sarà così anche la prossima settimana e non è da escludere una recrudescenza dell’anticiclone per tutto il mese di febbraio, fino a palesare un vero e proprio anticipo di primavera nella seconda metà.
Va ricordato però che i primi tre mesi dell’anno sono a Mantova statisticamente piuttosto poveri di precipitazioni, con quantitativi medi mensili tra 40 e 50 millimetri, poco più della metà dei mesi estivi e autunnali. Talvolta ne cadono anche di meno, come nel febbraio 2008 (25 millimetri) e in quello del 2006 (fra 13 e 15). Ancora più arido era stato il marzo del 2003: appena 2 millimetri accumulati così come nel più recente marzo del 2012.
Con l’eccezione di una veloce perturbazione e di qualche pioviggine a metà gennaio per un totale di 10 millimetri di accumulo, su Mantova non piove seriamente dal 19 dicembre. L’anno scorso poi, la siccità interessò per intero i mesi di febbraio e marzo. E anche nel 2018 tra febbraio e aprile tutta la Valpadana fu interessata da forte siccità, tanto che attorno alla metà di aprile non avevamo ancora raggiunto i 100 millimetri di pioggia caduta rispetto ai 200 della media.
Alessandro Azzoni