Accesso atti negato, Baschieri si affida al difensore civico della Lombardia

MANTOVA –  Accesso atti negato un paio di volte nel giro di pochi mesi. Così, per dirimere la questione dei dinieghi incassati dal settore avvocatura del Comune di Mantova, il consigliere d’opposizione Pierluigi Baschieri ha deciso di affidarsi al difensore civico della Lombardia. «Premettendo che – spiega il capogruppo di di Forza Italia nella propria missiva – come chiaramente rimarcato dal Consiglio di Stato, la posizione del consigliere comunale, è tutelata dall’articolo 43 del Tuel, il quale prevede che “i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato, chiedo il supporto amministrativo del difensore civico regionale per il riesame degli accessi documentali presentati nell’esercizio delle mie funzioni di amministratore pubblico». Nello specifico si tratta di richieste di accesso atti per la presa visione ed estrazione di copia di due fascicoli relativi a pratiche rientranti nelle competenze del Settore avvocatura dell’ente locale di via Roma e per le quali Baschieri ha ricevuto, tra giugno e novembre scorsi, note formali di diniego. Una attinente la procedura di mediazione in corso tra i residenti dell’edificio di via Cavour e il Comune di Mantova per risolvere la controversia che ha causato i ritardi nella apertura al pubblico della Torre della Gabbia. «Essendo stato acquisito, nel condominio interessato dal contenzioso, un appartamento da parte dell’ente comunale per 400mila euro ed essendo stati eseguiti lavori pubblici per 2,3 milioni destinati al recupero della Torre, argomenti dibattuti tra l’altro in consiglio comunale, risulta difficile comprendere come possano tali circostanze non ritenersi utili al mandato del consigliere comunale, tenuto all’oscuro di trattative che potrebbero anche comportare un eventuale danno erariale». E l’altra invece afferente la procedura di contenzioso in atto tra il Comune di Mantova e la società Radio Bruno Nord srl, avente ad oggetto un impianto di radiodiffusione sonora installato su un traliccio ubicato presso un edificio privato di viale Veneto a Mantova. «Il contenzioso, in attesa di sentenza del Tar Brescia, origina dal fatto che l’antenna radiofonica sia stata ubicata diversi anni fa senza alcuna autorizzazione condominiale e comunale sul tetto del predetto caseggiato. Risulta di interesse collettivo la questioni ambientale ad essa collegata per le onde elettromagnetiche prodotte e la questione relativa alla sicurezza dei medesimi residenti. Anche in tale caso l’argomento risulta essere stato già dibattuto in aula consiliare. Per tutte queste motivazioni – conclude Baschieri – si chiede un intervento del difensore civico per rimuovere le irregolarità amministrative e le illegittime posizioni del Comune di Mantova che non fanno altro che limitare la trasparenza».