VIADANA – Sei anni senza il Palafarina: era l’8 febbraio 2015 quando sotto l’effetto della grande nevicata – il così soprannominato “Big Snow” – crollò. Da lì la decisione di ricostruire il palazzetto: lavori che negli anni non sono stati privi di critiche e polemiche sia da parte dei cittadini che della minoranza consigliare. Ora, però sembra vedersi la luce in fondo al tunnel: la fine del cantiere è prevista per fine marzo.
Prima il crollo della struttura a causa di un forte nevicata e la conseguente decisione del Comune di Viadana di ricostruire la struttura, una struttura che però non avrebbe semplicemente ricalcato la vecchia palestra ma che avrebbe assunto un’importanza ben maggiore. Propio questa scelta, come spiega ora l’attuale assessore ai lavori pubblici Ivan Gualerzi, avrebbe poi comportato l’aumento di costi tanto criticato negli anni dai gruppi consiliari di minoranza. La ricostruzione della stessa struttura crollata avrebbe, infatti, richiesto una spesa complessiva di 1.700.000 euro; cifra, quella, poi ovviamente aumentata con la decisione dell’amministrazione comunale di puntare a realizzare un palazzetto di più alto livello con i necessari adeguamenti richiesti da una struttura di tale portata. Un nuovo Palafarina, insomma, dal costo complessivo di 2.800.000 euro. E proprio da questo, secondo l’amministrazione comunale, sarebbero nate le critiche della minoranza, ancora ancorata al costo del vecchio progetto dell’ormai ex palazzetto.
Critiche, quelle dell’opposizione, che negli anni non erano, però mancati neppure in merito ai lunghi tempi dei lavori: il termine è, infatti, più volte slittato. Ora, però il cantiere sarebbe in dirittura d’arrivo: «i lavori, meteo e Covid permettendo – spiega Gualerzi -, dovrebbero concludersi per fine marzo. Sono già stati montati gli infissi e si stanno ultimando gli intonaci interni, poi toccherà alla pavimentazione». Quanto ai rallentamenti dell’ultimo periodo, Gualerzi spiega come la pandemia abbia bloccato i lavori, ripartiti a pieno ritmo da una settimana, dopo che gli operai erano risultati positivi». Una nuova struttura, insomma, non solo più bella esteticamente ma anche migliorata dal punto di vista degli impianti: proprio a tale proposito il Comune ha dovuto mettere a disposizione ulteriori 100mila euro per gli adeguamenti necessari di cui solo 60mila per l’impianto ad aria delle tribune a misura di Covid.
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