Premiata a Modena la tesi della dottoressa Angela Bonizzi

ROVERBELLA – Importante premio per la roverbellese Angela Bonizzi nella sede dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. La giovane dottoressa, dopo la triennale conseguita all’Università di Verona, ha completato il percorso formativo ottenendo nel luglio di quest’anno la magistrale in Matematica al Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di Unimore.
A seguito della partecipazione al bando  “Tesi di Laurea su personalità o aspetti del patrimonio documentale dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena”, è stata premiata per il testo con il quale ha ottenuto la magistrale su “Le lezioni di Calcolo Sublime di Paolo Ruffini: analisi dell’opera e confronto con l’insegnamento attuale”. Tesi che ha avuto quali relatori i docenti: Michela Eleuteri e Carlo Benassi. In particolare Angela Bonizzi ha voluto mostrare un lato meno conosciuto di questo illustre personaggio, per valorizzare il prezioso contributo che egli ha portato alla matematica, e, anziché dedicarsi ai suoi fondamentali contributi in campo algebrico, per i quali egli è maggiormente noto, si è focalizzata sulla sua attività di docente, prendendo in esame una parte delle lezioni di Calcolo Sublime che egli tenne all’Università di Modena.
La vincitrice del premio da poco si è trasferita a Brescia dove insegna, ma ha forti legami ancora con Roverbella, paese ove vivono la mamma Rossella Gobbi, lo zio Fabio e molti amici.
Fuori dall’ambito scolastico Angela è stata protagonista anche nel mondo dello sport. Dopo l’esperienza di atleta praticante la disciplina del pattinaggio artistico a rotelle ha deciso di restare nell’ambiente affrontando la carriera di giudice di gara ottenendo la qualifica di giudice nazionale: «Sono davvero molto emozionata – ha dichiarato Angela dopo aver ritirato il premio – e desidero di cuore ringraziare i miei relatori, ma anche i professori Franca Cattelani Degani e Francesco Barbieri per avermi supportata in questo studio e avermi fatto scoprire l’importanza dello studio della Storia della Matematica e delle sue fonti per una migliore consapevolezza dei concetti e degli strumenti che noi futuri insegnanti andremo a proporre ai nostri studenti».