MANTOVA La prima conferenza stampa, dopo mesi di silenzio, ha coinciso con la presentazione del nuovo allenatore degli Stings. All’addio a sorpresa di Alessandro Finelli, la dirigenza mantovana ha risposto con l’arrivo sulla panchina biancorossa di Emanuele Di Paolantonio. Abruzzese, classe 1981, il nuovo tecnico biancorosso è coetaneo del confermato capitano Mario Ghersetti, primo tassello della prossima formazione. Ieri la presentazione all’Info Point alla presenza del presidente Adriano Negri e del ds Gabriele Casalvieri. Giovane, ma con una discreta esperienza alle spalle, Di Paolantonio era la prima scelta della società. Arriva in un momento dove tutta la squadra è da ricostruire e non si sa ancora quando si comincerà a lavorare, in mancanza di date certe per la ripresa ufficiale delle ostilità. «E’ un momento difficile per tutti – esordisce il presidente Negri – La società sta lavorando nonostante le difficoltà economiche che sapete. Ma gli Stings hanno la volontà di esserci anche per la prossima stagione e la situazione economica dovrebbe essere chiarita in massima parte nelle prossime settimane. Dal budget che avremo a disposizione partiremo per mettere in campo una squadra, garantendo la presenza anche per la prossima stagione. E non è poco in queste condizioni. Siamo qua per partire dal primo tassello: il più importante. Finelli ha fatto un ottimo lavoro e lo ringrazio anche per la costruzione del progetto legato al mondo giovanile del territorio. Ci spiace, ma la situazione economica del momento ci ha obbligato a una decisione comune che non prevedeva di continuare insieme. Necessità diverse che hanno portato all’interruzione del rapporto. Ma andiamo avanti col nostro progetto e lavoriamo per consolidarlo. Ecco la scelta di un coach giovane ma in grado di portare avanti anche il movimento giovanile. Con lui inizia un cammino nuovo e che prevede un contratto di tre anni. Sperando di affermare la nostra idea di basket con un giovane preparato e stimolato dal progetto». Casalvieri ringrazia il coach uscente per il lavoro svolto e la crescita fatta insieme. Ribadisce che il nuovo arrivo è il primo nome pensato per i tanti incontri avuti e le caratteristiche umane. Con la conferma del capitano per ripartire. «Ringrazio il club per avermi scelto – commenta Di Paolantonio – Sento la responsabilità, ma sono orgoglioso e carico. Ci sarà tanto da fare. Mi sono già calato nel lavoro, ma la cosa più importante è che gli Stings sono ancora qui, pronti ad affrontare una nuova avventura. Un bel segnale per la città e per il tessuto delle società amiche: sarà un lavoro a 360°. Sono d’accordo con la società di cercare di portare nel roster giocatori che abbiano le caratteristiche del capitano. Gente con tanta voglia di lottare e di partecipare al progetto, combattendo per la maglia e la città. Quindi andremo alla ricerca di giocatori che ci diano tanto in termini di voglia di crescere o di affermarsi. Ma con tanta fame e voglia di lavorare per fare bene. Questo dal punto di vista umano, mentre dal punto di vista tecnico, quando il mercato ci consegnerà una squadra, lavoreremo sulle direttive». Poi Di Paolantonio ha ripercorso le tappe della sua carriera.