Calcio a 5 Serie A – Bruschi: “Saviatesta, ora serve serenità. Stiamo uniti per l’obiettivo salvezza”

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Il presidente Daniele Bruschi

Mantova All’indomani dell’ennesimo colpo di scena in casa Saviatesta Mantova, con le dimissioni del direttore generale  Cristiano Rondelli, parla il patron del sodalizio biancorosso  Daniele Bruschi, che in queste ore si incontrerà con la squadra e il tecnico virgiliano  Jeffe per ascoltare il gruppo e chiedere massima concentrazione ed unità per provare a ribaltare il risultato del play out di andata a Roma, che ha visto vincere per 4-2 la Cybertel Aniene.
«Ho ricevuto le dimissioni di Cristiano – dice Bruschi -, ma ovviamente ne riparleremo a fine stagione. Adesso la concentrazione deve essere rivolta alla partita di sabato. Dobbiamo ribaltare il parziale d’andata a tutti i costi, per mantenere un patrimonio prezioso come la Serie A. Dopo sabato, quando cioè sapremo in che categoria giocheremo l’anno prossimo, discuteremo con Rondelli del futuro».
Un futuro che vedrà il Mantova ancora ai nastri di partenza, indipendentemente dalla serie d’appartenenza, assicura Bruschi, che rinnova l’impegno anche per la prossima stagione: «Questa stagione è nata storta e sta procedendo in un percorso di sofferenza come mai avremmo immaginato ad inizio stagione. La crisi pandemica ha inciso per quanto concerne l’apporto di alcuni sponsor, costringendoci a ridurre il budget, ma non ci aspettavamo di soffrire così tanto, giocandoci la serie A all’ultima partita degli spareggi. Non siamo stati neanche fortunati: tutta la squadra contagiata dal covid, non ha potuto allenarsi con continuità in queste settimane. Con due allenamenti nelle gambe è dura preparare una partita decisiva come quella. Siamo ancora in gioco sono sicuro che i ragazzi faranno di tutto e di più per ottenere la salvezza. Per il futuro ci siamo: non si cancellano i programmi per una stagione storta».
Bruschi anticipa le tematiche dell’incontro con staff e giocatori: «Non so come il gruppo reagirà alle dimissioni di Rondelli, io voglio parlare con i giocatori per sentire anche ciò che pensano e per motivarli a questo ultimo sforzo. Tutti gli altri discorsi verranno dopo. Ci aspetta un’impresa difficile, ma non molliamo».