MANTOVA «È il nostro quarto anno di attività e le soddisfazioni sono sempre maggiori». Parola di Fabrizio Lori, indimenticato ex presidente del Mantova Calcio ed ora a capo dell’Accademia che porta il suo nome e che gestisce in collaborazione con l’Asd Verso Onlus. Com’è noto, il fiore all’occhiello dell’Accademia è la squadra formata da ragazzi diversamente abili, allenata dall’ex bomber biancorosso Dario Hubner. Ha appena concluso al secondo posto il campionato di Quinta Categoria, davanti all’altra benemerita realtà mantovana che da anni si prodiga per i disabili: la Fuorigioco Onlus di Canneto.
«È un secondo posto che ci riempie di gioia – racconta Lori – . Siamo una piccola realtà, ma ci siamo fatti onore. Tornare a giocare dopo i due anni stoppati dalla pandemia è stata una liberazione per tutti». Il patron racconta lo spirito che si è creato all’interno dell’Accademia: «Siamo una famiglia, dove tutti aiutano tutti. Oltre ai ragazzi diversamente abili, abbiamo i Primi Calci, i Pulcini e una squadra di Giovanissimi. Gli iscritti sono un centinaio. Spesso organizziamo amichevoli tra i disabili (che noi consideriamo la nostra prima squadra) e i Pulcini: qui cade ogni barriera e viene annullata ogni differenza. Ed è bellissimo. Io stesso mi lascio coinvolgere dall’entusiasmo dei ragazzi e dei volontari, che ci danno una mano e che ringrazio. Guido il pulmino, li seguo alle partite e… mi diverto».
L’Accademia si sta allargando. Oltre al quartier generale di Te Brunetti, viene utilizzato un secondo campo a Ghisiolo. Di più: «L’anno prossimo – anticipa Lori – puntiamo a creare una seconda squadra di diversamente abili, che affideremo a Matteo Zanchetta. Intanto, ci stiamo preparando al torneo internazionale Tuttingioco, che si svolgerà a Canneto il 28 e 29 maggio». Soddisfazioni vengono anche dalle altre squadre, come dimostra l’interesse di alcune blasonate società (Verona e Parma) per alcuni campioncini dell’Accademia. Ultimo ma non ultimo, l’aspetto benefico: la raccolta di generi di prima necessità, da distribuire al popolo ucraino martoriato dalla guerra, ha fatto registrare un’eccellente partecipazione popolare. «Insomma – conclude Fabrizio Lori – , dopo quattro anni posso dire di essere sempre più fiero di questa avventura. Che ho voluto fortemente e che ancora oggi vivo con lo stesso entusiasmo del primo giorno».