MONZAMBANO Ac Cavrianponti e Asd Monzambano hanno siglato l’accordo, deliberato dai rispettivi direttivi, di fusione tra le due società, creando una nuova compagine con l’intento di unire forze, risorse umane, strutturali ed economiche in un progetto importante e a lungo termine. Convinti che l’unione delle due realtà sia la logica e fisiologica migliore situazione futura, i due direttivi sono pronti a iniziare un nuovo importante e ambizioso progetto che coinvolga le comunità di Monzambano, Cavriana e Ponti sul Mincio, con lo scopo di garantire ai loro giovani la pratica dell’attività sportiva che più li appassiona. La nuova società, la Asd Union Colli Morenici che nascerà al termine di questa stagione sportiva, sarà composta da figure già appartenenti alle attuali compagini, tra le quali verranno individuate le varie cariche sociali.
«Abbiamo raggiunto un grande obiettivo – dichiara il presidente del Cavrianponti, Renato Quaini – il progetto di fusione era in fase embrionale da tempo ma quest’anno ha avuto un’accelerazione inaspettata grazie anche all’arrivo del nuovo gruppo dirigenziale di giovani al timone della consociata. Il progetto si sta delineando nelle sue forme migliori; i due direttivi stanno lavorando gomito a gomito da poco tempo ma la percezione, giorno dopo giorno, è quella di come se lo facessimo da sempre e i risultati si toccano con mano. Anche l’entusiasmo è alle stelle e la voglia di completare quanto prima il tutto è tanta. Ringrazio le amministrazioni comunali per aver prontamente saputo cogliere l’importanza del nostro progetto e tutti quanti hanno lavorato con costanza e tenacia affinchè lo stesso si realizzasse. Come si suol dire… l’unione fa la forza! E allora, avanti tutta Union Colli!».
«Sposare il progetto di fusione tra le nostre società – aggiunge il presidente del Monzambano, Andrea Mason – non vuol dire dimenticare la storia e il passato calcistico dei nostri paesi, bensì guardare avanti per programmare il futuro dei nostri bambini e ragazzi permettendo loro di divertirsi e crescere praticando calcio con i propri amici senza vedersi costretti a dover cambiare società, o addirittura ad abbandonare il calcio, per mancanza di numeri che permettano l’iscrizione delle squadre. Molti tra i nostri bambini e ragazzi si conoscono perché frequentano la stessa scuola, per questo il progetto di fusione è di fatto una scelta logica e razionale. Tante sono e saranno le cose da fare, ma siamo sempre più convinti che il giusto mix tra gioventù ed esperienza, messa in campo dalle persone coinvolte, possa costituire il valore aggiunto di questa unione».