Calcio dilettanti – Nodo protocolli, il Crl bussa alla Regione

MANTOVA Inizia oggi una settimana densa di appuntamenti nei palazzi del calcio, in ballo c’è la ripresa dell’attività che per molte società, soprattutto le medio-piccole, non è affatto scontata a causa di protocolli difficilmente applicabili. La richiesta del “club dei 40” (tante sono le società firmatarie) di rinviare l’inizio di coppe e campionati in attesa di precisazioni e chiarimenti è rimasta al momento inascoltata. Ma Delegazione e, soprattutto, Comitato Regionale stanno portando con forza in Figc le istanze delle loro affiliate e una serie di appuntamenti potrebbe aiutare a sbloccare la situazione. Non tanto il Consiglio Federale in programma oggi a Roma, anche se proprio sabato la Figc ha pubblicato un primo chiarimento sul Protocollo per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile, specificando che «il modello di organizzazione e svolgimento delle gare, in modalità “a porte chiuse” o, se consentito, con la presenza di pubblico, deve considerarsi “variabile” in considerazione delle caratteristiche degli impianti e delle competizioni che vi si disputano». Un’apertura, insomma, alla presenza del pubblico alle partite.
Nei prossimi giorni è atteso anche un incontro tra Figc, Lega Nazionale Dilettanti e Settore Giovanile e Scolastico per affrontare gli altri aspetti dello stesso Protocollo che richiedono dei chiarimenti per consentire alle società e ai loro tesserati di poter operare in sicurezza e nel rispetto di tutte le disposizioni sanitarie previste. Il Crl attende, all’esito dell’incontro fra le componenti interessate, risposte ai quesiti relativi al protocollo già formulati agli organismi centrali nell’interesse delle proprie affiliate. Inoltre, i vertici del Crl incontreranno mercoledì l’Assessore allo Sport Martina Cambiaghi e l’Assessore al Welfare Giulio Gallera della Regione Lombardia al fine di verificare le procedure che verranno attuate dalle Ats lombarde in caso di positività fra i tesserati delle associazioni sportive.
Nessuno si aspetti cambiamenti “strutturali” ai Protocolli, ma anche un piccolo allargamento delle maglie, in particolare sui temi della responsabilità penale dei presidenti, della quarantena e del trasporto dei minori, potrebbe aiutare le società a ripartire con maggiore serenità e sicurezza. Da qui al 27 settembre, data designata per l’inizio dei campionati, francamente può succedere di tutto.