MANTOVA «Il calcio non è esattamente il primo dei miei pensieri adesso, ma c’è voglia di ripartire. E io al San Lazzaro un’altra stagione la farei volentieri». Parole e musica di Ermes Ghirardi, l’allenatore che ha raccolto il testimone da Cobelli e ha guidato i biancazzurri in questa stagione complicata, nella quale ha dovuto ripartire da zero, interrotta bruscamente a causa dell’emergenza sanitaria. «E’ un brutto momento per tutto il Paese – afferma Ermes – il calcio di fronte a certe cose passa in secondo piano. In questo momento, e non voglio essere brutale, è l’ultimo dei miei problemi».
Il San Lazzaro, come tutte le società, dovrà riorganizzarsi per l’eventuale ripartenza. E, in tal senso, il tecnico ha già le idee chiare. «Con il presidente Valenza ci sentiamo spesso – confida Ermes – abbiamo un ottimo rapporto: da parte sua mai un’ingerenza, mai una parola fuori posto. La priorità è il settore giovanile, che è la storia e il fiore all’occhiello di questa società. Ma so che tiene molto alla prima squadra, anche se qui non si fa mai il passo più lungo della gamba».
«Questa stagione è iniziata ad handicap – prosegue Ghirardi – abbiamo dovuto ripartire da zero e qualche errore, nel fare la squadra, l’abbiamo commesso. La situazione in campionato era compromessa, ma da gennaio in poi, con gli opportuni ritocchi, il vento stava cambiando. Si è formato un gruppo splendido, sarebbe bello non disperdere il lavoro fatto fino allo stop. Molto probabilmente avremo la possibilità di giocare ancora in Eccellenza e io sono convinto che questo gruppo, con un anno in più d’esperienza, potrà togliersi delle belle soddisfazioni».
Ed ecco allora che il tecnico, che Valenza confermerebbe ad occhi chiusi, lancia un appello ai suoi ragazzi. «So che si sono parlati – spiega Ghirardi – che avrebbero piacere a restare qui. Se rimaniamo insieme, come dicevo, potremo fare un bel campionato, anche perchè molti altri club dovranno ridimensionarsi. Ma tutti insieme dobbiamo fare un sacrificio e andare incontro alla società, che sicuramente vedrà ridotto il budget da destinare alla prima squadra. Questo gruppo aveva un solo difetto, la scarsa esperienza, ma stavamo crescendo e i risultati cominciavano a premiare il nostro lavoro. Il destino probabilmente ci darà un’altra occasione di giocare in Eccellenza. E stavolta, ne sono convinto, potremo dire la nostra».