MANTOVA Una stagione in 10 date. Anzi in 9, perchè la decima – la più importante – deve ancora arrivare. E solo quando lo farà, potranno realmente partire i festeggiamenti. Dunque, in attesa di questo giorno epocale, riassumiamo la stagione 2019-20 del Mantova servendoci del calendario.
16 giugno – È il giorno degli annunci, peraltro quasi tutti nell’aria. Vengono ufficializzati l’addio di mister Morgia, la conferma del ds Righi e l’arrivo del nuovo allenatore Lucio Brando, messosi in luce l’anno prima sulla panchina del Fiorenzuola. Nei giorni successivi prende forma la squadra: i colpi di mercato sono il rinnovo di Scotto e gli arrivi di Guccione e dell’esperto Giorgi.
27 luglio – Quattro giorni dopo il primo allenamento, arriva la prima amichevole. E che amichevole. Ad Auronzo di Cadore il Mantova affronta nientemeno che la Lazio. Finisce 4-0 ma i biancorossi non sfigurano, anzi destano buone impressioni. Tempo qualche giorno, Altinier e compagni vanno in ritiro a Camugnano.
4 agosto – Debutto sfavillante in Tim Cup. A Siena il Mantova detta legge e vince 2-0 (rigore di Scotto e raddoppio di Guccione). Sette giorni dopo, altra prova gagliarda a Pescara e impresa sfiorata: gli abruzzesi staccano il pass qualificazione solo nei minuti di recupero (3-2).
1 settembre – Comincia il campionato e il Mantova piazza subito un esagerato 5-1 alla Calvina. Non è un fuoco di paglia: nelle prime 5 gare i biancorossi non sbagliano un colpo e mettono a segno ben 22 gol. La prima squadra a rallentarli è il Forlì alla sesta giornata (1-1).
20 ottobre – Il Mantova vince 1-0 a Lodi (zampata di Altinier) e quasi cambia pelle: per la prima volta non subisce gol e mostra il suo lato più cinico. Solo il Fiorenzuola tiene il passo, ma il primato è ben saldo nelle mani dell’Acm.
28 gennaio – Terremoto in viale Te. Due giorni dopo l’1-1 casalingo con la Vigor Carpaneto, il presidente Masiello annuncia l’esonero di Brando. La notizia fa scalpore perchè il Mantova, pur lontano dai livelli di inizio campionato, ha sempre mantenuto il primo posto in classifica senza subire sconfitte. La squadra viene affidata al tecnico in seconda Gianluca Garzon, coadiuvato dall’allenatore della Juniores Matias Cuffa.
16 febbraio – È una data doppiamente storica. In Franciacorta il Mantova incassa la prima sconfitta della stagione: un 2-1 subìto in rimonta, al termine di una prestazione nemmeno disprezzabile. Perde anche il Fiorenzuola, che resta a -7 dai biancorossi. Nessuno sa che il Mantova non tornerà più in campo. Il Covid-19 comincia a mietere contagi e vittime, e il match col Fanfulla in programma il 23 al Martelli viene rinviato (Lodi è una delle zone più colpite). Disco rosso anche per la partita successiva, contro il Crema. Nel frattempo il Covid dilaga, si fa pandemia e ferma il Paese.
20 maggio – Superati i due mesi più drammatici per l’Italia dai tempi della seconda guerra mondiale (non privi di apprensione anche per il Mantova: vedi la vicenda a lieto fine del dottor Ballardini), la Figc prende atto dell’impossibilità di riprendere i campionati dilettantistici. La stagione viene dichiarata chiusa.
22 maggio – Il Direttivo della Lnd chiede la promozione delle prime in classifica dei 9 gironi di Serie D. Tra queste c’è ovviamente il Mantova, che compie così un altro passo fondamentale verso la C.
8 giugno – È la data che verrà, di cui parlavamo all’inizio. Quella definitiva, senza dubbio la più importante. Quel giorno, che cadrà lunedì, il Consiglio Federale certificherà la promozione del Mantova in Serie C. Dovrebbe essere un pro forma, ma i tifosi sono autorizzati a incrociare le dita (non si sa mai…). Solo allora calerà il sipario su una stagione che, in ogni caso, ricorderemo per sempre. Davvero senza rimpianti.