Suzzara Derby vietato ai deboli di cuore quello andato in scena ieri pomeriggio allo stadio “Allodi”. Suzzara e Sporting, al termine di un’altalena di emozioni durata ben 94’, si sono equamente divise la posta in palio, ipotesi assolutamente non presa in considerazione poco dopo l’ora di gioco. Le zebrette, per la precisione al 64’, grazie alla capocciata di Sabaini, sembravano infatti avere il match saldamente in mano, conducendo agevolmente per 3-1; nel calcio però mai dare nulla per scontato, neppure la reazione di una squadra apparentemente a terra e col morale ai minimi storici dopo l’ennesima gara storta. Ma procediamo con ordine. Chi si attende una fase iniziale di studio e due schieramenti intenti a difendere più che attaccare rimane deluso, poichè al 12’ il banco è già saltato. A centrocampo Saleri prova una verticalizzazione, un difensore locale intercetta ma scivola spianando la strada ad Ongaro che a tu per tu, con l’aiuto del palo interno, porta avanti i goitesi: timide lamentele per un presunto offside dell’attaccante, ma la signorina Riboli (priva di assistenti ufficiali) concede la rete. Il vantaggio galvanizza gli ospiti, che sette minuti più tardi sentono strozzarsi in gola l’urlo di gioia del raddoppio. Dall’out sinistro Beschi crossa apparentemente fuori asse, Ciulla rimette in mezzo con un prodigioso recupero e Grigoli tutto solo spara in porta trovando il miracolo di Zapparoli che si salva d’istinto. Dal paradiso alla discesa agli inferi il passo è breve e lo Sporting lo sa benissimo, poichè alla prima sortita offensiva i bianconeri riportano la sfida in parità. Un pallone viene stoppato elengantemente da Marangi che sull’out di destra, col suo classico movimento, finta portandosi il pallone sul piede forte e tracciando un tiro-cross insidioso pesca l’angolo basso sul secondo palo. Alla mezz’ora il Suzzara mette la freccia, al termine di un’azione da mostrare e rimostrare nelle scuole calcio. Trama diretta di passaggi e palla a Marangi che sguscia via nuovamente, questa volta sulla sinistra: il cross al bacio raggiunge Mortari che con una precisa zuccata sotto la traversa manda in visibilio l’infreddolito pubblico presente. Le due reti locali sono intervallate dall’ottima occasione fallita da Galante che, al 27’, dopo aver puntato e saltato il diretto marcatore scagliava un bel sinistro che svaniva di poco largo. I secondi quarantacinque minuti si aprono con un sinistro alto sempre del “nueve” ospite, poi la partita scivola via senza particolari emozioni sino al già citato minuto 64’, momento in cui la girata di testa di Sabaini sul primo palo sugli sviluppi di un corner vale il 3-1. Da questo momento il Suzzara, anzichè galvanizzarsi per il doppio vantaggio acquisito, commette il grave errore di concedere campo agli avversari smettendo di colpo di giocare. Lo Sporting coglie l’occasione al volo e nel giro di tre minuti si organizza riportando il match sui binari della parità. Al 69’ Galante fa il diavolo a quattro sulla sinistra e porge in mezzo all’accorrente Grigoli, il cui tiro deviato è imprendibile per Zapparoli. Al 72’ tocca invece a Turrini infilare direttamente su punizione dal limite, ma in questo frangente è tanto grave quanto decisiva l’incertezza dell’estremo di casa, che si lascia sfuggire la sfera. Finita qui? Nossignori, perchè all’89’ Beschi viene espulso per aver impedito una chiara occasione da rete ai bianconeri; il tracciante disegnato da Marangi dal vertice destro dell’area sulla conseguente punizione concessa, forse intercettato da Ferrari, si stampa sul montante. Ora sì che dall’Allodi è davvero tutto.