Villimpenta, quanto la consegna della spesa diventa un punto fermo per le famiglie

VILLIMPENTA – Stesse case, stesso orario. Da quarant’anni. C’è un piccolo mondo «tradizionale» ma pieno di orgoglio che resiste a denti stretti alla furia distruttrice dell’economia moderna. È quello delle consegne a domicilio, portato avanti con spirito di sacrificio dal panificio “Dal Molin” di Villimpenta e dalla ditta “Masotti-Acque minerali, vini e bevande” di Castel d’Ario. Nulla a che vedere con le multi-compagnie di consegna pasti che da qualche anno si sono avventate con “bramosia” anche su una delle poche fette del mercato ancora immuni ai devastanti effetti della globalizzazione. Qui si parla di realtà locali che fanno parte del reticolo di negozi e attività di vicinato e che anche oggi sono in grado di creare coesione sociale. Perché può sembrare retorico, ma i Dal Molin e i Masotti a domicilio non portano soltanto pane e bevande. Ci sono molti clienti anziani o in pensione che non escono quasi mai di casa e trovano in questo appuntamento quotidiano un punto fermo per la loro giornata. «La nostra ditta nacque nel 1966 grazie all’intuizione di papà Rino, quindi è proseguita con mio fratello Fiorenzo e con me – racconta Roberto Masotti -. Diciamo che rispetto al passato le difficoltà non mancano, anche se devo ammettere che negli ultimi anni è aumentata la richiesta dei clienti che vogliono le bevande in bottiglie di vetro». Parole confermate da una recente ricerca che ha rivelato che il 65% dei consumatori preferisce il vetro perché conserva meglio il sapore dei prodotti ed il 63%, invece, lo percepisce come il più sicuro per la salute. Storia analoga è quella del panificio Dal Molin di Villimpenta, aperto mezzo secolo fa da Tiberio con la moglie Anita e oggi portato avanti dai figli Marco, Giovanna e Paolo nella bottega di piazza Roma. «Il consumatore non è più quello degli anni ’80 e ’90 – spiega Marco Dal Molin -. Negli ultimi 15 anni il suo consumo è cambiato, ma sostanzialmente il pane resiste alla crisi e si conferma come uno degli alimenti più presenti sulle tavole degli italiani».

Matteo Vincenzi