POGGIO RUSCO Dopo più di tre anni a digiuno di gol e di puro calvario, l’attaccante della Poggese Samuele Paldetti, è finalmente tornato a segnare domenica contro la Ceresarese: «Mi sono infortunato al ginocchio nell’ottobre del 2019 – ricorda – . A causa del Covid i medici hanno dovuto spostare l’intervento di un anno. Da lì ho cominciato la riabilitazione, ma sempre a causa del Covid, ho dovuto interrompere tutto. Muscolarmente non fu il massimo per me. Ho ripreso a giocare a fine 2021 grazie al presidente della Poggese, Armando Castellano (con cui ho un rapporto speciale), che mi ha voluto in squadra». «Durante l’anno ho avuto delle ricadute come stiramenti e strappi. Ma è stato fondamentale segnare, da attaccante, soprattutto dopo oltre 3 anni di digiuno. Il mio ultimo gol risaliva ai tempi della Promozione, quando giocavo a Badia Polesine; mi ricordo che feci un bel gol: mi arrivò la palla in area, la stoppai e calciai al volo di sinistro. Ora questo, contro i rossoverdi, che scaccia un incubo». Che partita è stata con la Ceresarese? «E’ stato un match equilibrato, poi, nel secondo tempo, abbiamo dilagato senza rischiare. Ho segnato di testa, su azione da corner. Per un attaccante, il gol è come il pane e dopo tre anni lunghi, intensi e difficili è bello poter tornare ad avere un po’ di spensieratezza. Una forte emozione che mi mancava da tanto tempo, anche se non sono più un ragazzino». «Non ho mi mollato perché il calcio è vita e non riuscirei a farne a meno. Grazie ai miei compagni che mi sono sempre stati vicini, alla mia famiglia e dulcis in fundo alla mia ragazza che mi fa star bene, sono uscito dal mio momento più buio. Oltre ad amici, parenti e compagni, voglio ringraziare anche la società Poggese perché è una società seria che ti appoggia nel superare i vari problemi e difficoltà». E un Paldetti in buone condizioni può essere un lusso per la Seconda: «In questa categoria si gioca un calcio diverso, gli allenamenti sono più alla buona ed è richiesta una minore intensità. Ma la serietà di società e staff tecnico è da categoria superiore». Domenica c’è la trasferta in casa del fanalino Dinamo Gonzaga: la Poggese non vuole sbagliare, per guadagnarsi una posizione play off. «Sfida difficile sotto l’aspetto mentale, ma noi dobbiamo essere bravi e concentrati. Non dobbiamo lasciare nulla al caso, queste gare possono essere insidiose. Siamo tutti molto uniti e sicuri delle nostre capacità e potenzialità. Lo scorso anno mancava un po’ di consapevolezza, anche per l’età media bassa, ora abbiamo più autostima e i risultati si vedono».