MANTOVA «Il mercato nasconde tante insidie: può succedere che, anzichè rinforzare la rosa, la indebolisca». Così Christian Botturi sull’argomnento che (nel bene e nel male) terrà banco per tutto il mese di gennaio. Il dt del Mantova ha ragione da vendere: la storia insegna che spesso e volentieri i cambi di casacca a metà stagione non portano benefici. Però non mancano le eccezioni, e qualcuna in epoca contemporanea ha interessato anche il Mantova. Proprio in attacco, ovvero il reparto che anche quest’anno in viale Te cercheranno di rinforzare.
Il mercato invernale ha portato in riva al Mincio centravanti di prima grandezza, in grado di svoltare la stagione o addirittura scrivere pagine gloriose nella storia del club. Due nomi su tutti: Gaetano Caridi e Gabriele Graziani. Il primo giunse a Mantova nel gennaio 2002 dall’Alzano Virescit; il secondo c’era già dal febbraio 2000, provenienza Maceratese. Con Caridi nel 2002 arrivò anche il centrocampista Gennaro Volpe, mentre l’inverno successivo fu la volta di Manuel Spinale. Stiamo parlando di giocatori che, assieme ad altri, formeranno il blocco del grande Mantova capace di passare in due anni dalla C2 alla B, e poi fin quasi in A. Graziani diventerà anche il bomber più prolifico della storia dell’Acm, Spinale il giocatore con più presenze. Va detto che non tutti ebbero un impatto esplosivo con la realtà mantovana: Caridi e Graziani, per esempio, diedero il meglio nelle stagioni successive.
In quegli anni andrebbero citati altri giocatori che, giunti a gennaio, lasciarono il segno: da Giovanni Arioli a David Giubilato, da Diego Pellegrini fino a due innesti che si rivelarono determinanti per la promozione in B nel 2005: Emiliano Tarana e Gabriele Cioffi, portati in biancorosso da Giuseppe Magalini. Altra mossa vincente di Magalini, tornando a parlare di attaccanti, fu Denis Godeas, sbarcato a Mantova nel gennaio 2007, pochi giorni prima del match con la Juve: alla sua prima partita in famiglia, sul campo del Te, erano accorsi 2mila tifosi.
Anche in epoca recente, in mezzo a tanti fallimenti, qualche acquisto invernale è stato azzeccato. Un nome su tutti: Gaetano Monachello, ingaggiato nel gennaio 2022 da Alessandro Battisti. Non giocava da mesi e veniva da un grave infortunio, ma finì per salvare il Mantova a suon di gol. Purtroppo saltò quasi interamente l’annata successiva per un altro infortunio, e al rientro non riuscì a ripetersi ai livelli di quella fantastica mezza stagione. Indovinato anche l’arrivo di Riccardo Bocalon nel gennaio 2023: i suoi gol non furono sufficienti a salvare il Mantova, ma permisero la riammissione in C grazie al miglior piazzamento tra le retrocesse.
Quest’anno non c’è bisogno di raddrizzare la stagione, ma solo di rendere l’organico un po’ più competitivo per raggiungere una salvezza tranquilla. Un innesto azzeccato può aiutare.