MANTOVA Dopo tre pareggi e una sconfitta, il ds biancorosso Alessandro Battisti torna a parlare e fa il punto della situazione in casa Mantova. In viale Te si fatica ancora a digerire il risultato del match contro l’Albinoleffe. Una partita che ha messo in evidenza una supremazia nel gioco dei biancorossi, che però non hanno saputo sfruttare le occasioni create. Su tutte quella capitata sui piedi di Guccione, oltre ad alcuni episodi avversi come la traversa di Bertini e alcuni falli in area orobica non sanzionati dal direttore di gara. «La prestazione di domenica è stata positiva, da parte di tutti – afferma Battisti -. Il Mantova ha fatto una grande partita e il risultato ovviamente ci lascia un po’ di rammarico. Anche il pareggio sarebbe stato ingiusto. Ma questo è il calcio».
Una costante di queste prime quattro gare: Mantova sul pezzo, ma che non raccoglie quello che merita. «Da una parte è una costante positiva – spiega il direttore – perchè questo significa che la squadra ha giocato alla pari degli avversari, alcuni dei quali molto ambiziosi. Sono orgoglioso dei ragazzi perchè indossano una maglia pesante, ma stanno dimostrando di poterci stare alla grande. Questo mi fa ben sperare». Eppure manca ancora qualcosa per vincere. Sicuramente la fortuna, ma c’è dell’altro: «La fortuna fa parte del nostro mondo e te la conquisti se sei bravo. Facendo un’analisi più dettagliata, ci è mancata lucidità in fase difensiva in qualche situazione, oltre a un pizzico di precisione là davanti. E’ una situazione la nostra che ci deve far riflettere, ma sarei molto più preoccupato se stessimo a parlare di un Mantova che fatica a imporre il proprio gioco. Sarà un cammino ancora lungo e difficile, lo sapevamo, ma questa squadra merita davvero tutto l’appoggio della sua gente. Questo non deve mai mancare e domenica con il Piacenza serve l’aiuto di tutti».
Fatica a trovare la via del gol capitan Guccione e questa è una novità. «Per noi Filippo è un giocatore fondamentale e che si fa sentire anche quando non segna. Guccione è come il dipinto di San Matteo e l’Angelo del Caravaggio nella chiesa di San Luigi dei Francesi. Il fatto che non abbia segnato non mi preoccupa affatto». Sempre là davanti una nota di merito va a De Cenco, lontanissimo parente di Vano e Zigoni, che lo scorso anno in quel ruolo hanno fatto un buco nell’acqua. «E’ un ragazzo splendido, che può dare tanta esperienza a questo gruppo».
E intanto c’è un regista, mister Lauro, che dovrà cercare di trovare il modo per far sì che il Mantova possa tornare a far gioire i suoi tifosi. «Ogni giorno che passa sono fiero di aver scelto lui – conclude Battisti – è un grande professionista, umile e con delle idee importanti. Farà bene».
Tommaso Bellini