MANTOVA Quando una squadra riesce a mandare in rete diversi giocatori si parla di “cooperativa del gol”. Di questa avrebbe bisogno l’attuale Mantova, che non svetta certo per cinismo. E denuncia un parco attaccanti ancora in fase di rodaggio. Nelle 7 partite fin qui disputate, i biancorossi hanno segnato 7 gol: tre li ha siglati De Cenco, due Milillo, uno Guccione, mentre il settimo è un’autorete (del trentino Barbuti). Dunque, in gol sono andati due attaccanti e un difensore. Per quanto riguarda il reparto avanzato, la media di De Cenco può essere considerata non eccelsa, ma comunque accettabile. In difetto, almeno rispetto ai suoi standard, appaiono invece i numeri di Guccione (ma lo scorso anno non era partito tanto meglio: 2 gol nelle prime 7 giornate). Ancora intonsa la casella degli altri centravanti: da Paudice a Zappa, da Bertini a Piovanello. Non così un anno fa, quando alla settima giornata erano già andati a segno ben 6 attaccanti: il già citato Guccione, e poi Ganz, Cheddira, Di Molfetta, Rosso e Zappa. L’unico non-attaccante in gol lo scorso anno, sempre dopo 7 giornate, fu il centrocampista Zibert, autore di una doppietta al Perugia. Quest’anno l’eccezione è rappresentata dal difensore Milillo, in rete contro Legnago e Trento.
Con un attacco che non ha ancora ingranato, servirebbe quindi un apporto sotto porta più consistente dagli altri reparti. Nella scorsa stagione questo contributo è stato relativo, considerato che gli unici non-attaccanti a segno, nell’ arco dell’intero campionato, furono Zanandrea, Baniya e Saveljevs, oltre al già citato Zibert. Ma, come abbiamo visto, i centravanti garantivano scorte sufficienti (almeno durante il girone d’andata, poi qualche problema subentrò nel ritorno).
Eppure il Mantova dispone di difensori e centrocampisti che non disdegnano puntate in area avversaria. E nella loro carriera qualche gol l’hanno pure messo a segno. È il caso di Checchi e Gerbaudo, che da oltre un anno sognano la prima rete in biancorosso (benchè non sia questo il loro compito primario). Anche Pilati potrebbe far valere la sua prestanza fisica in area avversaria, esattamente come fa spesso Milillo. Del resto, non è la prima volta che il Mantova si trova nelle condizioni di ricorrere agli altri reparti per aumentare il bottino di reti. Emblematica l’annata 2014-15, con Juric in panchina: senza un bomber degno di questo nome, il tecnico croato fece di necessità virtù, sviluppando una manovra “corale” che consentì a ben 17 giocatori diversi di andare a segno almeno una volta. Quella che in gergo si chiama appunto “cooperativa del gol”. E di cui il Mantova ha bisogno anche ora, in attesa di tempi migliori.