MANTOVA Il Mantova torna a muovere la classifica dopo le due sconfitte rimediate con Bari e Frosinone. I biancorossi riacciuffano la Juve Stabia grazie al colpo di testa vincente di Solini (al suo secondo centro stagionale dopo quello al Cosenza) nel finale. «Per come si era messa – spiega mister Davide Possanzini – il punto è molto importante. Più che per il risultato, per quello che ci lascia. Dopo il loro gol, la squadra avrebbe potuto crollare e invece ha reagito, sfiorando il raddoppio. I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine, tirando fuori il meglio di sé e dimostrando che sono ancora vivi. È stata una partita tosta e diversa dalle solite, con tanti falli. Dispiace non aver vinto, però pareggiare contro una squadra in salute e con meno patemi di noi in classifica, mi rende fiducioso per il prosieguo della stagione. Abbiamo dimostrato di tenerci e di avere voglia di raggiungere il nostro obiettivo con qualsiasi mezzo. Sono contento, a Pisa ci giocheremo le nostre carte nonostante la gente possa pensare che siamo già la vittima. Ripeto, la squadra c’è, è viva».
Da 14 partite l’Acm subisce gol. Un dato allarmante, ma che per la maggior parte delle volte è dovuto a… «Un nostro errore. Anche oggi (ieri, ndr) la palla rimane lì, Giordano tarda a chiudere l’azione perché si proietta in avanti pensando di segnare. Invece la palla finisce sui piedi degli avversari che segnano. Capita, sono scelte ed errori che si fanno. Però è altrettanto vero che, dopo il gol, non abbiamo più avuto avvisaglie. Abbiamo interpretato bene una gara al di fuori delle nostre corde, qualità e caratteristiche. Ci siamo adattati all’avversario, dimostrando di poter giocare anche così. Gol incassati? Non ho una spiegazione. Probabilmente paghiamo caro ogni minimo errore, ma con perseveranza riusciremo a fare bene». Se nella prima parte di stagione l’allenatore impiegava 4 attaccanti, adesso ha dovuto rinunciare alla spinta offensiva per rimanere più coperto in difesa. «Non rinuncerei mai a 4 attaccanti. Ma per le squadre che stiamo affrontando e per il loro assetto tattico basato sul 3-4-2-1, con giocatori di gamba e che sanno fare le due fasi, ho bisogno di qualcuno che faccia altrettanto bene. Fiori, rispetto a Giordano in fase offensiva, in teoria, può fare meglio. Ho rischiato il tutto per tutto inserendo Antonio e abbiamo preso almeno 3/4 imbucate. Ma sono convinto che potremo giocare con caratteristiche più offensive». «Nervosismo a bordo campo? Lo sono perché ci tengo – conclude Possanzini – . Ho conquistato la B assieme ai ragazzi e sto facendo di tutto per tenermela stretta. Cerco di tirare fuori il massimo dai ragazzi. A volte andiamo sopra le righe perché vogliamo salvarci».