Calcio Serie C – Mantova, in settimana la punta: talento in erba o bomber navigato?

Alessandro Battisti
Alessandro Battisti

MANTOVA C’è tempo fino al 31 agosto, ma il Mantova ha fretta di chiudere il suo mercato. Aspettando che il centrocampista  Rosario Bucolo si negativizzi dal Covid e raggiunga i nuovi compagni, un solo tassello manca per completare l’organico: l’attaccante. Il ds  Alessandro Battisti vorrebbe assicurarlo a mister  Maurizio Lauro nel giro di pochi giorni, diciamo entro questa settimana o all’inizio della prossima. Molti i profili che farebbero al caso del Mantova, più o meno giovani. Qualcuno si propone, di persona o tramite procuratore. Ma più passano i giorni e più il cerchio si stringe.
Nelle ultime ore ha guadagnato terreno un giovane sammarinese di proprietà del Crotone:  Nicola Nanni, classe 2000. Ha esordito in C nell’agosto 2019, con la maglia del Monopoli. Qualche problema fisico e l’epidemia che ha interrotto il campionato gli hanno impedito di accumulare più di 7 presenze. Si è rifatto lo scorso anno a Cesena, totalizzando 23 presenze. Non è mai andato in gol, dato che non può essere trascurato ma che va pure contestualizzato: Nanni, infatti, ha giocato solo una partita da titolare. I numeri – bisogna ammetterlo – non sono esaltanti, ma chi l’ha visto all’opera (e Battisti è tra questi) ne parla in termini positivi.
Ovviamente le alternative non mancano. E abbracciano carriere più lunghe e solide rispetto a quella di Nanni. Uno è  Daniele Paponi (’88), una cinquantina di preseze in A con Parma e Bologna, 74 in B. In C è andato in doppia cifra per due stagioni di fila (2018-19 e 2019-20) con Juve Stabia e Piacenza. Da dimenticare la scorsa annata al Padova, condizionata da un paio di infortuni e chiusa senza nemmeno un gol all’attivo. Profili altrettanto blasonati, ma reduci da una stagione al di sotto delle attese, sono quelli di  Manuel Nocciolini (’89) di proprietà del Parma;  Davis Curiale (’87) e  Matteo Di Piazza (’88) del Catanzaro. Insomma: giovane scommessa da svezzare o navigato uomo d’area da rilanciare? Il dilemma è tra questi due identikit, ciascuno dei quali ha valide ragioni per essere preferito all’altro. Tanto poi la bontà o meno della scelta sarà sempre e solo il campo a decretarla.