MANTOVA Il Mantova che non ti aspetti perde in casa contro il Gubbio. Dopo il pareggio di Legnago, ci si attendeva un atteggiamento decisamente differente. Invece l’approccio è stato molle, le idee poche e confuse. Il Mantova è stato poco concreto sotto porta. La squadra è sembrata accusare un po’ di stanchezza, dopo una bella tirata che l’ha portata a volare fino in zona play off. Ieri, invece, sono stati persi altri punti che potevano avvicinare l’Acm alla salvezza.
«Siamo partiti sottotono – ha riconosciuto a fine gara mister Emanuele Troise – . Gli episodi hanno condizionato la squadra, che è scesa in campo sulle gambe. Nella ripresa abbiamo creato molto e potevamo raggiungere almeno il pari». Dal match interno contro il Cesena si è evidenziata una grossa involuzione. Anche paura di vincere: «L’aspetto psicologico è fondamentale – osserva Troise – . Nelle ultime gare ho avvertito poca concretezza. La squadra crea, gioca, ma nelle ultime tre gare abbiamo fatto qualche passo indietro». Ben venga la pausa, quindi. Servirà per rifiatare. Ci sarà modo di analizzare il percorso fatto. Ma si parlerà molto anche di mercato, inevitabile: «Con il direttore le valutazioni sono sempre state fatte e ne faremo anche nei prossimi giorni per studiare quali strategie adottare».
Tornando alla partita, hanno sorpreso i tre cambi ad inizio ripresa. Fuori due attaccanti non in grande spolvero, come Ganz e Cheddira. «Bisognava dare una sterzata alla partita – spiega l’allenatore – . Considerata la partita giocata domenica, ho voluto inserire forze fresche. L’approccio nel secondo tempo è stato buono. Abbiamo spinto molto. Peccato per quell’occasione di Silvestro. Meritavamo il pari». I giovani sono stati protagonisti nelle ultime uscite: «È una mia scelta – conclude Troise – , anche per far rifiatare chi ha sempre giocato. Stanno crescendo. Qui stiamo remando tutti dalla stessa parte. Vogliamo che il Mantova sia competitivo e continueremo a ragionare in questo modo. Anche in ottica mercato».