Brucia rifiuti (anche pericolosi). Denunciato un agricoltore

CASTIGLIONE A seguito di diverse serate di appostamento che però non avevano dato frutti, domenica 7 i militari del Nucleo Carabinieri forestale di Castiglione delle Stiviere (MN), allertati da una colonna di fumo nero che si stagliava dal retro di un’azienda agricola di Casaloldo, giungevano sul posto accertando la presenza di un grosso cumulo di rifiuti speciali pericolosi composto oltre che da inoffensivi rami anche da flaconi di plastica, bancali di legno trattato, vasi in terracotta, parti di micro-elettrodomestici e confezioni di fitofarmaci vuote, che stava bruciando. Messa in sicurezza l’area spegnendo il cumulo ancora in combustione, individuavano e identificavano il responsabile del falò, nella persona del proprietario dell’azienda agricola, che veniva deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Mantova per il delitto di smaltimento illecito di rifiuti mediante combustione (art. 256 bis del d.lgs. 152/2006 – Testo unico ambientale). Come previsto, veniva anche informata l’amministrazione comunale ai fini dell’emissione dell’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi, cui il trasgressore è obbligato. La pena per questo tipo di reato è quella della reclusione da 3 a 6 anni.

La combustione di rifiuti che non siano costituiti da semplici residui di attività agricole e forestali in piccole quantità, è sempre un reato, punito severamente dalla legge per il pericolo che incendi di questo tipo rappresentano per la salute pubblica, a causa dell’emissione di sostanze potenzialmente molto velenose, come le diossine, ed in modo particolare in un territorio, quello della Pianura Padana, contrassegnato da indici della qualità dell’aria estremamente critici.