Calcio Serie C – Mantova, patron Piccoli a tutto campo. E stasera c’è l’Alessandria

Filippo Piccoli
Filippo Piccoli

MANTOVA Stasera il Mantova torna in campo, ospitando al Martelli (ore 20.45) l’Alessandria ultima in classifica. Ma la scena se la prende il presidente biancorosso Filippo Piccoli che, a margine della conferenza stampa sulla partnership con Isokinetic, affronta argomenti interessanti su presente e futuro dell’Aciemme. Senza sprecare altre righe, lasciamo subito la parola al patron.
Il primo argomento affrontato sono i torti arbitrali lamentati dal Mantova nelle ultime partite: «Io credo sempre nella buona fede – premette Piccoli – . Però è difficile far finta di niente: qualcosa è successo e la misura comincia ad essere colma. Per ora non ci siamo mossi a livello istituzionale, vedremo più avanti se sarà necessario. Anche perchè a continuare a stare zitti, poi si passa per cog… Il Var? Certo che andrebbe introdotto! Un errore arbitrale ti falsa la partita. Credo che tutti i presidenti sarebbero d’accordo. Però non è facile: ci sono problemi economici, di mezzi, di strutture… Comunque è un problema che va risolto».
Dagli arbitri alla squadra. Piccoli traccia un bilancio di queste prime partite: «Se all’inizio mi avessero detto 13 punti in 6 partite ci avrei messo la firma. Sono contento. E parlo a livello generale. Mi piace l’ambiente che si è creato: martedì per la Coppa Italia sono venuti in 1.800, il paragone con l’anno scorso è impietoso. E poi le aziende sono tornate a cercarci, c’è una grande fiducia nei nostri confronti. Dove possiamo arrivare? Non lo so, siamo solo all’inizio del percorso. I presupposti per rimanere in quella parte della classifica ci sono, faccio fatica a pensare che lotteremo per non retrocedere».
Piccoli guarda avanti e la sua opera di rinnovamento sembra appena all’inizio. «Cambieremo sede – annuncia – . Ci stiamo già guardando attorno, cerchiamo una struttura funzionale e accessibile a tutti. Magari vicino a Mantovanello. Il Mantova Point, invece, vorremmo tenerlo qui: è un punto di riferimento per il tifoso». Altro giro, altro argomento succulento: gli interventi di riammodernamento dello stadio. «A dicembre vedrò il sindaco per la “questione distinti”: sono stato io a non volerli riaprire adesso, perchè non ne vedo l’esigenza. Vedremo per l’anno prossimo, in base al seguito che avremo. Sicuramente a dicembre avremo le idee un po’ più chiare. Comunque ho in testa altre migliorie: ad esempio mi piacerebbe costruire degli Sky Box sotto la tribuna centrale per gli sponsor».
Insomma, quello di ieri è apparso un Piccoli più determinato che mai ad assicurare un futuro solido e ambizioso al Mantova. Che stasera, come dicevamo, è chiamato a risollevarsi dopo due sconfitte consecutive: quella con la Triestina in campionato e quella con la Pro Patria in Coppa. L’Alessandria è ultima, ma si presenta al Martelli con un nuovo allenatore (Marco Banchini, ex Como); inoltre, i rapporti tra i massimi dirigenti sembrano più sereni; e, non ultimo, il passaggio del turno in Coppa potrebbe aver regalato ulteriore fiducia. La partita presenta le sue belle incognite, ma i biancorossi di Davide Possanzini non possono che puntare alla vittoria. La conclusione la lasciamo ancora a Piccoli: «Cosa mi aspetto? Che la palla entri finalmente in porta, visto che con la Pro Patria non c’è stato verso. A parte questo, l’unico messaggio che mi sento di mandare a tutti è il seguente: rimaniamo umili, voliamo bassi e non montiamoci la testa». Finora ha quasi sempre funzionato.