MANTOVA «Nicola Corrent? Bella scelta. È un tecnico preparato». L’investitura arriva da Emanuele Troise, che nella stagione 2020-21 portò il Mantova nei play off e che ora applaude il club di viale Te per la scelta di Corrent. Troise e il prossimo tecnico biancorosso si conoscono molto bene: coetanei (classe 1979), sono stati compagni di squadra per tre stagioni alla Ternana, hanno condiviso l’esperienza nell’Italia Under 21 e si sono incrociati da allenatori nei campionati giovanili. «Stimo molto Nicola – spiega Troise, che proprio ieri ha vinto con la Cavese la finale play off in D – . È un ragazzo solare, di carattere, molto appassionato di calcio e con uno spessore culturale importante. Io e lui abbiamo avuto anche Fabio Pecchia in comune (sono stati entrambi suoi viceallenatori, ndr), poi ci siamo fatti le ossa nei settori giovanili. Quindi ci accomuna anche il percorso. Proprio Pecchia sosteneva che abbiamo la stessa cultura del lavoro. Comincio a pensare che Nicola cerchi di essere come me… ma io sono più bravo! (ride, ndr). Battute a parte, penso che il Mantova abbia compiuto una scelta rischiosa, ma giusta». Il rischio, appunto. Troise parla a ragion veduta: «Quando prendi un allenatore dal settore giovanile, è inevitabile che ci sia qualche incognita. Però è come con i calciatori: se sono bravi bisogna farli giocare per metterli alla prova, indipendentemente dall’età. E Corrent è bravo. Certo incontrerà qualche difficoltà e commetterà qualche errore, com’è capitato a me. Ma questo è fisiologico. Ecco, quando capiterà, andrà supportato». Sul fronte tecnico l’ex allenatore biancorosso descrive così il calcio di Corrent: «Il suo è un modo di giocare propositivo, basato sulla gestione del pallone. La sua Primavera del Verona teneva molto bene il campo e possedeva un’identità definita». E se dovesse dargli un consiglio, cosa direbbe Troise all’amico Corrent? «Di essere se stesso – risponde senza esitazioni il mister napoletano – . Per carità, va bene confrontarsi e tenere conto dei suggerimenti. Ma niente condizionamenti. Nicola ha le capacità per emergere da solo. Auguro a lui e al Mantova i migliori risultati».