MANTOVA Oggi alle ore 15, allo stadio Martelli, sarebbe andata in scena Mantova-Breno. Con essa calava il sipario sulla stagione 2019-20, il Mantova avrebbe probabilmente festeggiato la promozione in C con la classica invasione di campo dei tifosi, secondo uso e costumi di circostanza. Ma il Covid-19 ha truccato le carte e la domenica odierna scorrerà come quelle degli ultimi due mesi. Magari con qualche patema in meno, complice la curva dei contagi in calo da qualche giorno; e con la fremente attesa di domani, giorno in cui si potrà uscire con maggiore libertà, sia pur tra prudenza e limitazioni.
Sul fronte calcistico, invece, questa prima domenica di maggio offrirà il solito menù: niente pallone e tante chiacchiere sull’opportunità di riprendere e portare a termine i campionati. Sarà così almeno fino a venerdì, giorno in cui si riunirà il Consiglio Federale e si prenderanno (si spera) le prime decisioni. Almeno per quanto riguarda le categorie inferiori, dilettanti in primis. Per il Mantova, dunque, questo potrebbe essere l’ultimo week-end d’attesa. Prima di un verdetto che tutti in viale Te danno per acquisito: il ritorno tra i professionisti.
Prima di tale certificazione, tuttavia, bisognerà dichiarare concluso il campionato di Serie D 2019-20, con cristallizzazione delle classifiche al momento dell’interruzione. Dovrebbe trattarsi di una formalità. Lo step successivo, appunto, sarà la promozione delle 9 capolista, anche se poi si dovrà verificare la reale disponibilità delle stesse al salto di categoria. Così come in seguito sarà necessario stabilire quale format adottare per il prossimo torneo di C, indipendentemente che si parta a settembre o a gennaio: sarà lo stesso adottato negli ultimi anni o torneranno le due categorie (C élite professionista e C2 semiprofessionista)? Non è un dettaglio. Anzi, la programmazione del Mantova dipenderà proprio dalla categoria nella quale verrà inserito. Sul tavolo di viale Te ci sono mille questioni da approfondire a livello strutturale, tecnico, economico; c’è un dialogo con l’amministrazione comunale che giocoforza è stato interrotto ma che prima o poi dovrà riprendere; ci sono urgenze da affrontare, legate alla stagione monca che sta per concludersi. Tra tanta incertezza, una base rassicurante è data dalla proprietà, saldamente nelle mani di Maurizio Setti, con Ettore Masiello e Gianluca Pecchini disponibili a mantenere i rispettivi ruoli istituzionali. Il resto è un cantiere aperto, ma non più di altre realtà che faranno molta fatica a riprendersi dalle macerie post-Covid. Un passo alla volta, comunque. Per adesso attendiamo il triplice fischio di Mantova-Breno. Il resto verrà da sè.