Basket Serie A2 maschile – Mennini striglia la Staff: “I giocatori dimostrino attaccamento alla maglia”

Calzavara
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MANTOVA Non è partito nel migliore dei modi il 2023 per la Staff. E’ arrivato un altro pesante stop nella trasferta di Cividale del Friuli per 79-64. E ora sono quattro le sconfitte di fila dopo la vittoria su Ravenna di un mese fa. I biancorossi quindi rimangono terzultimi in classifica a quota 10, con una situazione che si fa sempre più preoccupante. Ora il mirino si sposta subito sulla gara di domenica in casa alla GP Arena contro Nardò. Non c’è quindi tanto tempo per analizzare la partita di Cividale o per staccare: bisogna restare sul pezzo, resettare alla svelta e presentarsi sul parquet con il coltello tra i denti, come chiede il vicepresidente Paolo Mennini. Prima però uno sguardo alla sfida con la Gesteco: «L’anno è iniziato male. Come società abbiamo fatto quello che dovevamo fare, per il reparto lunghi, con l’innesto di Iannuzzi. Forse era la squadra sbagliata perché loro non hanno lunghi. Iannuzzi non è stato molto performante, ha subito anche qualche fallo di troppo, ma non guardo i singoli, penso a tutto l’insieme». Il consigliere non va per il sottile e non usa mezzi termini: «Il tempo degli alibi è finito. Devono essere i giocatori a scendere in campo con il coltello tra i denti ogni gara. I nostri avversari ora sentono l’odore del sangue. Quindi noi dobbiamo essere piu forti. La società è sempre vicina alla squadra e al tecnico Zanco, siamo sempre agli allenamenti. Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. Siamo intervenuti dove vi erano delle lacune. I giocatori si devono tirar su, ognuno deve fare il suo al cento per cento e aiutare il compagno in difficoltà il compagno. Le qualità tecniche le abbiamo. Il processo di crescita nato in estate con Giorgio valli, che avrebbe dovuto portare a certi risultati, a una salvezza tranquilla non c’è stato. La situazione non è positiva, il futuro non è roseo, quindi i giocatori devono rimboccarsi le maniche e giocare ogni gara come se fosse l’ultima». A questo punto sono tutte finali per gli Stings, chiamati a trovare al più presto una coesione, un’unità che al momento manca. Anche magari intervenire sul mercato non è cosa semplice: «Due innesti a disposizione e uno lo abbiamo già fatto. Andiamo con i piedi di piombo perché può sempre succedere qualcosa. Stiamo comunque stiamo monitorando le possibilità, ma devono essere fatte per migliorare, ma è difficile. Sappiamo che le squadre si fanno bene in estate; in corso d’opera si possono fare solo degli accorgimenti. Intanto Iannuzzi è arrivato. Dopo se qualcuno è scontento e vuole andare, lo lasciamo partire. Bisogna dimostrare attaccamento alla maglia e rispettare gli impegni presi in estate. Siamo sulla stessa barca. A coach Zanco abbiamo chiesto di azzerare le gerarchie: gioca chi merita, gli altri in panchina in attesa di fare il proprio minutaggio». Il Nardò dell’ex Di Carlo è dietro l’angolo: «E’ stata la nostra miglior gara all’andata come accoppiamenti di singoli giocatori. Siano preoccupati perché non siamo una squadra. Noi come società rispettiamo gli impegni, anche i ragazzi lo devono fare. Noi paghiamo regolarmente, li accontentiamo in tutto, però ora il tempo delle carezze è finito. I ragazzi devono andare in campo con il coltello tra i denti».