MANTOVA Il Giro d’Italia edizione 2021 è giunto ieri al suo primo giorno di pausa. Cogliamo quindi l’occasione per farci raccontare questa prima fase della corsa rosa dal campione mantovano Edoardo Affini, splendido secondo nella crono inaugurale alle spalle di Ganna e atteso venerdì sulle strade di casa. «Se devo fare un primo bilancio – afferma l’atleta della Jumbo Visma – mi posso ritenere soddisfatto, sia per il risultato colto nel prologo iniziale che per il lavoro svolto a favore dei due capitani. Anche i tecnici mi hanno detto che ho rispettato al meglio i loro dettati».
Forza Edo, raccontaci questi primi nove giorni in gruppo?
«E’ stata una settimana lunga e siamo andati piuttosto forte. Non ci sono state giornate semplici e la fatica, quindi, comincia a farsi sentire. Purtroppo, come squadra, non abbiamo raccolto quanto ci aspettavamo. Il nostro capitano Bennett, ad esempio, ha accusato più del dovuto il freddo dei giorni scorsi. Comunque ora tiriamo una riga e vediamo di ripartire con maggiori stimoli».
Qual è stata la frazione più dura tra quelle affrontate?
«Di certo la tappa più impegnativa è stata quella di domenica che si è conclusa a Campo Felice. Siamo partiti subito a ritmi elevati e l’andatura, quando la strada ha cambiato pendenza, ha subito forti scossoni. Riuscire a rimanere a ruota dei primi ha richiesto uno sforzo fisico notevole. Ben venga questa giornata di riposo».
Venerdì ti aspettiamo a Mantova…
«Non vedo l’ora, cercherò di farmi notare. Ma prima ci sarà da faticare ancora».
Il Ct Cassani vi segue da vicino: che dice, ti porta alle Olimpiadi?
«Onestamente in questo momento sono concentrato sul Giro. Se Cassani dovesse pensare a me per Tokyo, sarei ovviamente felice, ma preferisco stare con i piedi ben saldi a terra. Anche perchè presumo che non siano cambiati i programmi e le scelte del Ct cadranno su altri atleti».