Ciclismo giovanile – Turbo Saccani, il principino delle volate

Saccani vince a Monza
Saccani

Mantova Con i Tricolori strada (8/9 luglio) e pista si concluderà la prima parte della stagione e per l’allievo Federico Saccani, del Mincio Chiese, il cammino compiuto è stato caratterizzato da numerose soddisfazioni. Ben cinque le vittorie finora: quattro su strada e una in pista. Il 15enne atleta cremonese conferma così la crescita tecnica compiuta e soprattutto le doti da grande sprinter di cui è in possesso.
Come giudichi questa prima parte di stagione?
«Direi positiva. Tutto è andato abbastanza bene, anche se nelle prime quattro/cinque gare avrei potuto raccogliere qualcosa di più; qualche errore di troppo mi ha condizionato. Una volta trovato il passo giusto le cose sono certamente migliorate».
A conti fatti quattro sono state le vittorie su strada e una su pista…
«La prima a Monza, poi è arrivata quella di Gaggiano (Mi) mentre a Ravina (Tn) mi sono imposto con la maglia della selezione lombarda. Il passaggio successivo è stata la conquista del Campionato regionale su pista e domenica scorsa di nuovo su strada a Osio Sotto (Bg)».
Ultimamente stai andando piuttosto forte. Hai raggiunto quindi il top della forma?
«In effetti pian piano sono riuscito a migliorami e anche per questo ora sono giunti ottimi risultati. Sono molto soddisfatto».
Ti trovi a tuo agio sia su strada sia su pista; due specialità che ti aiutano a crescere come atleta?
«Sicuramente vanno di pari passo e le considero importanti perché aiutano a migliorare la condizione di forma, la prestazione e la gestione delle tattiche nelle gare».
Ora guardiano al futuro. Ai Tricolori…
«Penso di essere in una buona condizione per affrontare questi due importanti appuntamenti. Chiusa la parentesi dei Campionati Italiani, mi fermerò un po’ e poi andrò in ritiro in altura per preparare la seconda parte della stagione puntando soprattutto a migliorare sul versante della salita e del fondo».
Cosa ci puoi raccontare di questa esperienza tra gli Allievi?
«E’ una categoria che con il cambio di rapporto da quest’anno è un po’ più da capire; l’anno scorso i secondo anno non è che riuscissero a fare la differenza; quest’anno un vantaggio in più, potendo utilizzare un rapporto più lungo, c’è. Altro elemento da tenere in debita considerazione è quello di sapere puntare sul gioco di squadra e avere una tattica stabilita d’intesa con il ds prima del via. Nei tracciati pianeggiante, poi, bisogna preventivare la volata».
Com’è il gruppo guidato da Marco Bertoletti?
«Un gran bel gruppo, nonostante siano cambiati alcuni di noi. Mese dopo mese stiamo continuando a migliorare sempre di più. Tra le gare che mi piacerebbe vincere vi sono la Coppa d’Oro e la Coppa Diddi, ma presentano un tracciato piuttosto duro per un velocista come me, ma mai dire mai».
Paolo Biondo