Multa da 100 euro per una 92enne No Vax. Lei: ho seguito il consiglio del mio medico

MANTOVA  “Dura legge, ma legge”, direbbe qualcuno, magari sfoderando anche un po’ di latino per rendere più autorevole il disposto ministeriale che pesa per 100 euro sugli over 50 che non hanno voluto sottoporsi alla terza dose. E poco importa che il nuovo governo di Giorgia Meloni abbia mitigato le misure cautelative anti-Covid. Ciò che fa testo è l’articolo 4-sexies comma 4 del decreto legislativo 44/2021, che grava su tutti coloro che alla data del 15 giugno scorso non avevano dato corso al ciclo vaccinale primario. Da qui il procedimento sanzionatorio che arriva per raccomandata dall’Agenzia delle Entrate.
Nessuno è esentato. Nemmeno chi, come la signora 92enne di città che ci ha contattati, chiedendo timidamente solo la riservatezza sul dato sensibile. Sventola solo con grande rammarico la lettera che comunica il provvedimento a suo carico, non senza rimarcare che le sue mancate vaccinazioni sono andate in conseguenza della sua tarda età e del suo stato di salute che le hanno sconsigliato l’inoculazione di un farmaco sperimentale dagli effetti imprevedibili sulle sue stesse patologie. Un consiglio arrivatole dallo stesso medico che però non è riuscito con le debite certificazioni a farla rientrare nella fascia di esenzione.
Peraltro, pur lucidissima, da tre anni la signora non mette il naso fuori di casa, né per contagiarsi né per essere eventualmente contagiata. Dunque, come sottolinea, da parte sua nessunissima occasione di contagio. Ma come spiegarlo all’Agenzia delle Entrate?
Nulla da fare, a quanto pare: il direttore generale del ministero della salute che firma la comunicazione deve attenersi a quanto stabilito dal precedente governo, ossia ai dettati del ministro Speranza, del ministro Brunetta e dello stesso ex premier Draghi. E saranno per lei 100,00 euro (cento/00) con i quali le sarà riconosciuto il “diritto” di non avere mai messo il naso fuori di casa per tre anni, oltre che di avere assecondato il parere del proprio medico, oltre che il torto, sancito dalla cartella “pazza” di non essersi ammalata.