CASTEL GOFFREDO Anche l’Alto Mantovano onora il Giro d’Italia e lo abbraccia con quell’entusiasmo e quella passione che solo manifestazioni come questa sanno suscitare tra gli sportivi. Ad applaudire il passaggio degli atleti, tra i quali il mantovano Edoardo Affini che non ha lesinato i suoi saluti ai presenti, non vi erano solo gli appassionati, ma anche persone che hanno voluto toccare con mano l’atmosfera che circonda un evento come la corsa rosa. Pochi secondi che sembrano mai terminare. Difficile restare indifferenti in quei pochi istanti, anzi le mani, di persone di tutte le generazioni, diventano una sorta di tamburo battente da quando i corridori entrano nel perimetro del proprio campo visivo. Applausi al passaggio del primo atleta e senza interruzione sino all’ultimo che chiude il gruppo. Come accaduto qualche giorno fa in città, anche lungo le strade dell’Alto Mantovano (18esima tappa Rovereto-Stradella) e in località come S. Cassiano, Medole, Castel Goffredo, Casaloldo e Asola, il pubblico ha fatto da spettacolare cornice. Tra gli spettatori anche volti illustri del mondo delle due ruote come l’ex professionista medolese Michael Bresciani che non ha nascosto il proprio rammarico per non aver inserito nel suo biglietto da visita anche il Giro d’Italia. «Un po’ di nostalgia si fa sentire! – afferma l’atleta mantovano – Vedere tante persone impegnate per rendere tutto perfetto e magico. Questo è il Giro d’Italia. Purtroppo una competizione alla quale nella mia carriera non ho avuto la fortuna di prender parte, ma è una corsa che realizza i sogni di tanti ragazzi. Tanti miei amici e coetanei sono in gruppo e sono contento che loro stiano vivendo questo sogno. Un “in bocca al lupo” a tutti. E buon Giro a tutti». Ovviamente non sono mancati all’appuntamento il comitato provinciale Fci a partire dal presidente Fausto Armanini e gli atleti del Mincio Chiese e del Ciclo Club 77. Per la cronaca, la tappa è stata vinta da Bettiol. Affini 122º con il gruppo, arrivato a 23’30’’.