Ciclismo pro – Affini: “Felice del mio Giro d’Italia. Ora i Campionati Tricolori in Puglia”

Edoardo Affini
Edoardo Affini

Mantova «È stata un’esperienza positiva, anche se il secondo posto della tappa di giovedì mi brucia ancora». Commenta così Edoardo Affini della Jumbo-Visma la sua partecipazione al 105° Giro d’Italia. Un cammino, quello del campione di Buscoldo, che ha evidenziato senza ombra di dubbio la sua crescita tecnica. Peccato per la vittoria sfuggita per pochi centimetri nella frazione conclusasi a Treviso; un secondo posto (l’ennesimo) che sebbene lasci l’amaro in bocca, ha dimostrato che ha tutte le carte in regola per riuscire a salire sul gradino più alto del podio nel corso di questa stagione. «Come squadra – spiega Edo – abbiamo dovuto modificare i programmi. L’uscita di scena dei nostri atleti che puntavano alla classifica generale ci ha costretto a lavorare maggiormente per conquistare il successo di tappa. A conti fatti ne abbiamo vinte due e con Koen Bouwman abbiamo conquistato la maglia di leader della classifica dei Gran premi della montagna. Un bilancio questo che sottolinea come la squadra sia stata all’altezza della situazione».
Anche quest’anno per pochi centimetri non hai potuto esultare per la vittoria…
«Purtroppo sì. E mi brucia ancora, ma nel ciclismo ci stanno situazioni simili. Comunque sono contento perché ho sempre dato il massimo per la squadra».
Parliamo delle due crono, i tracciati non erano nelle tue corde; sei però riuscito a piazzarti a ridosso della top ten…
«Nella tappa inaugurale mi sono piazzato 13° e in quella conclusiva 12°. Due risultati che considero positivi. Ho lavorato sodo dando il massimo come faccio sempre, ma le caratteristiche dei due tracciati erano fuori dalla mia portata e non mi hanno certo favorito».
Prima di guardare al futuro, da addetto ai lavori, il fatto che il 4° posto sia andato a Nibali che chiude la carriera quest’anno, è il significato che non ci sono italiani pronti a lottare per un podio in gare a tappe?
«Stiamo vivendo una sorta di ricambio generazionale; per questo bisognerà attendere ancora un po’ per avere l’atleta che tutti auspicano. Anche il ciclismo si sta globalizzando e questo apre le porte ad atleti di altri Paesi. Vorrei ricordare che anche la Spagna sta vivendo il nostro stesso problema».
Prossimi impegni?
«Ora mi risposo e mi preparo per la partecipazione ai Campionati Italiani crono e strada che si svolgeranno dal 22 e al 26 giugno in Puglia. Poi trascorrerò un periodo in altura per recuperare le energie».

Paolo Biondo