Castel d’Ario Si tinge completamente dei colori bianconeroazzurri della Trevigiani Energiapura il podio del 35° Memorial Vincenzo Mantovani. Sul gradino più alto della competizione, svoltasi ieri pomeriggio a Castel d’Ario, con quasi 200 atleti al via, è salito Matteo Baseggio che si è presentato solitario sotto lo striscione d’arrivo dopo un assolo esaltante. Alle sue spalle, a fargli da scorta, sono stati i compagni di squadra Matteo Zurlo, 2°, come una settimana prima a Ceresara, e Maurizio Cetto, 3°. Il dominio della formazione trevigiana è stato completato anche dal positivo 6° posto conquistato dal mantovano Gianluca Cordioli.
Prima di entrare nel vivo della parte agonistica della manifestazione, ottimamente organizzata dall’Uc Ceresarese del presidente Simone Pezzini con la collaborazione del patron Claudio Mantovani, del suo staff della Moa Sport Nalini e del Comitato provinciale Fci, una delegazione di addetti ai lavori si è portata al cimitero di Castel d’Ario per la tradizionale posa del mazzo di fiori sulla tomba di Vincenzo Mantovani. A seguire le varie fasi della competizione, caratterizzata lungo i 144 km percorsi da un forte vento che ha complicato il lavoro degli atleti, vi erano tra gli altri il sindaco di Castel d’Ario Daniela Castro, che ha dato il via alla competizione, il presidente regionale dell’Fci Lombardia Stefano Pedrinazzi, il presidente provinciale Fausto Armanini, il suo vice nonché direttore di corsa Lido Baracca e il consigliere Luca Penitenti. Per l’amministrazione comunale vi erano anche gli assessori Riccardo Zamboni e Valentina Bellini, mentre per il mondo delle due ruote vi erano i componenti degli organismi nazionali dell’Fci vigilanza Corrado Lodi e Benemerenze Adriano Roverselli. La gara si accende sin dalle prime pedalate con continui tentativi di fuga che il gruppo però riesce a contenere. A sette giri dalla conclusione a guidare la corsa si portano: Matteo Zurlo, Matteo Baseggio e Maurizio Cetto della Trevigiani, Tommaso Cafueri della Zalf, il britannico Adam Kelly della British Cycling e Tommaso Rigatti del Sissio Team. Potendo contare sull’aiuto di due compagni di squadra, Zurlo prova l’affondo; alla sua ruota rimane solamente Baseggio. I due guadagnano terreno pedalata dopo pedalata, ma all’inizio del circuito breve di 4 km, ripetuto quattro volte, Zurlo fora ed è costretto a lasciare via libera al compagno di squadra. Baseggio tutto solo si presenta sotto lo striscione d’arrivo tra gli applausi dei numerosi sportivi presenti. Alla spicciolata tagliano il traguardo gli altri protagonisti della fuga vincente, mentre il gruppo completa il quadro giungendo con oltre 4’ di ritardo dal vincitore.