La Voce dei tifosi – Quelli che il Mantova

corazon

di Chiara Sanguanini

Fine pena mai? si chiede Leonardo al 90°?
Sì, a quanto pare quest’anno è ergastolo.

Quelli che… sono obbligati a vergognarsi. (Beppe Viola)

Non so se si vergognano. Ne avrebbero ben donde, con una media spaventosa di mezzo punto a gara.
Eppure al 6° GOOOOOOLLL!!!, una vera “mina” di Mancuso (“Che guada pescatore!”) fa ben sperare tutti, anche me che, per protesta e per non soffrire, ho deciso di stare a casa.
Mi telefona subito Isacco, tutto contento.
“Sogna ragazzo sogna
passeranno i giorni, passerà l’amore
Passeran le notti, finirà il dolore
Sarai sempre tu…” (Vecchioni)
Anche Bice per la prima volta quest’anno mi scrive “Quanto manca?!”
Si può dire “la fiducia serpeggia”? Non credo, ma è così

Quelli che la speranza è l’ultima a morire…

Il Mantova fatica ma contiene gli attacchi del Catanzaro e noi si continua a sperare. Andrea teme “Se non facciamo il secondo c’è da stringere le chiappe fino alla fine” Agnese ci crede “Sofferenza, ma qualcosa si muove”
Dario insulta Festa “Mai una volta che esca da quella linea di porta!” E intanto si arriva al 23° del secondo tempo.

Quelli che per l’appunto la speranza è l’ultima a morire… ma poi muore.

Entra Majer e probabilmente vorrebbe segnare, ma sbaglia porta. “Autogol di Majer, ancora, non è possibile!” scrive Bice. (È il vicecannoniere della squadra, peccato che si confonda, forse è daltonico)
“Maledetti cambi” urla Renata, ma lo dice da signora, come sempre. “Evvai grande Majer. Due minuti che giochi e sbagli un passaggio facile e fai pure un autogol. La colpa non è tua ma di chi mette in campo” Andrea
In curva qualcuno mormora ” Adesso in ventidue giocano per il Catanzaro”
Infatti il Mantova sparisce, anzi crolla e TAAAC! salgono in cattedra i calabresi, che prima raddoppiano e poi fanno il terzo, per sicurezza. Per tre volte su Mantova Passion appare il maledetto GOL SUBÌTO che chiedo gentilmente di eliminare: è orribile con l’immagine del pallone che entra nella nostra rete e una enorme X rossa a sancire il disastro.
Il popolo biancorosso grida BASTA!!
Dalla tribuna si leva un rabbioso coro di insulti “Ancora stiamo qui a commentare lo scempio di questa squadra e dei cambi che il Possa ha fatto stasera! A go al vomit” Michael. “Con tutta la calma del mondo dico… ma andate a fancu…” “Giusto: con tutta la calma del mondo..ma che vadano a farsi fottere!” È Luca.
Un altro Luca, ironico, implora “Vi prego…ho bisogno di qualcuno che dica ancora “Io sto col Possa, i gol arriveranno”
Improperi e tanta rabbia dalla tribuna. Tantissima! “Falliti, ritiratevi, siete una vergogna.” Grida Picius
Il nostro mister risponde agli insulti. E abbandona il possesso palla e la ripartenza dal basso per correre negli spogliatoi.
La squadra biancorossa non c’è più; è stata distrutta anche da lui, il filosofo del bel gioco. Anzi forse solo da lui. Chissà!
Gli ultrà invece tacciono e se ne vanno senza contestare… dopo aver esposto ad inizio gara un eloquente striscione:
È il momento di cambiare rotta,
noi vogliamo gente che lotta!
Qualche fischio, poca roba
“Ma non ne vale la pena per sti cadaveri” dice Paolo

Quelli che l’hanno sempre detto
(Beppe Viola)

Ho un gatto vivo nello stomaco. Fatico a dormire. In effetti sono scema.
Ma al secondo anno di serie B, dentro questo incubo, ho un solo desiderio.

Voglio riprendere a sperare in una squadra semplice, che non abbia pennelli e filosofie alle spalle. Una squadra cattiva quando serve, che giochi pure male, che lanci la palla in tribuna al bisogno, che lotti anche per uno 0 a 0. Una squadra che quando scende in campo non parta già sconfitta.
Una squadra normale.
Anche se la normalità non è più di moda. Siamo tutti dei dis qualcosa. Il Mantova con il suo allenatore è dis graziato dis funzionale … e i suoi tifosi sono dis-illusi.