Mantova Il Gabbiano Farmamed non ripete l’impresa di battere anche Belluno, dopo aver fermato la marcia dell’altra capolista San Donà in casa. La trasferta in Veneto, alla ripresa del campionato dopo la Coppa Italia, si conclude con una sconfitta in quattro set: Belluno si impone 24-26, 25-11, 25-17, 25-17 in un’ora e tre quarti di gioco. L’illusione del primo parziale vinto ai vantaggi non trova conferma nel prosieguo del match, perché i veneti prendono il comando delle operazioni. Lo descrive bene il centrale Andrea Miselli: «Appena cala un po’ la concentrazione, quando giochi contro formazioni come Belluno, la paghi subito. Non ti concedono nulla». Il Gabbiano, con un paio di giocatori non in perfette condizioni ma con Baldazzi in campo dall’inizio, perde contato troppo presto nei set successivi e lo paga caro contro una compagine che ha tutte le carte in regola per provare a salire in A2 e ha confermato l’ottima impressione dell’andata al PalaSguaitzer, dove giocò la miglior gara del campionato. Il calo fisico e mentale ha messo troppo presto fuori gioco Gola e compagni che però ad un turno dalla conclusione della stagione regolare sono certi del quarto posto (30 punti), in virtù della sconfitta di San Giustino al tie-break con Acqui Terme. Non può migliorare la classifica, ma anche perdendo l’ultima gara con Sarroch, che diventa ininfluente, se venisse raggiunto da San Giustino (27), attualmente tre punti sotto, il Top Team vanterebbe un numero di vittorie comunque maggiore, che certificano il quarto posto. Potrebbe tornare in gioco Sarroch (26) per il quinto con un punto in meno degli umbri. Chi arriva quinto sfida Mantova nel primo turno dei play off (16-23 marzo, prima partita in casa per il Gabbiano, come eventuale bella il 26). Tornando sulla sconfitta di Belluno, prosegue nell’analisi Miselli: «Bene il quarto posto. Dopo un bel primo set, ci siamo demoralizzati e sono saltati i piani andando in confusione. La partita l’hanno indirizzata sui loro binari e non siamo più riusciti a farla tornare sui nostri. Nel primo parziale non abbiamo subito troppi break e siamo rimasti in scia sul punto a punto, approfittando di alcune situazioni favorevoli. Negli altri ci sono scappati via troppo presto. Fisicamente sono di categoria superiore e la reputo la squadra più accreditata dei due gironi per arrivare in fondo».
Sergio Martini








































