Castiglione Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì sera si è discusso anche del reticolo idrico: una classificazione dei corsi d’acqua che finora a Castiglione non esisteva e che ora consentirà una manutenzione e interventi più puntuali. Infatti è dal 2001 che Regione Lombardia ha delegato alle amministrazioni comunali le funzioni di autorità idraulica sui corsi d’acqua del reticolo idrico minore e pertanto – come si evidenzia nel documento di polizia idraulica redatto dal Comune – gli enti locali hanno il compito di identificare il reticolo di propria competenza, effettuarne la manutenzione ed applicare i canoni per l’occupazione delle aree demaniali.
A tal proposito, si legge ancora: “Il Comune di Castiglione ha inteso provvedere alla ricognizione del reticolo idrico superficiale e delle relative norme di gestione dei corsi d’acqua che lambiscono il territorio di competenza”. In definitiva, questo il reticolo idrico del capoluogo morenico: reticolo idrico principale ovvero di pertinenza di Regione Lombardia, reticolo idrico di bonifica la cui autorità di riferimento è il consorzio di bonifica Garda Chiese; reticolo idrico minore di cui fanno parte tutti i corpi idrici superficiali che non appartengono al reticolo idrico principale o a quello di bonifica e che non si qualificano come privati; corpi idrici superficiali privati.
Piena soddisfazione da parte del sindaco Enrico Volpi: «Sicuramente è un punto fondamentale dell’azione amministrativa. Anche l’opposizione ha apprezzato il nostro impegno esprimendo il proprio voto favorevole a riguardo. Grazie ad un lavoro preciso, in piena sinergia e condivisione d’intenti con gli altri soggetti coinvolti, siamo riusciti a dotarci di questo documento molto importante per la nostra città, che ci permette di fare un’analisi del reticolo idrico comunale, di verificare tutte le caratteristiche dei corsi d’acqua individuati, di valutare gli eventuali rischi idrogeologici e di definire regole e modalità di gestione per le relative scelte urbanistiche e per lo sviluppo del nostro territorio».
Angelo Maria Castaldo