Meno acqua ed energia sprecate con il sistema irriguo hi-tech

MANTOVA Un sistema irriguo interamente automatizzato che consente risparmi di acqua ed elettricità e una conseguente diminuzione dei costi. È quanto prevede il nuovo progetto del Consorzio di bonifica Territori del Mincio per il distretto irriguo Angeli-Cerese, comprensorio da 3.500 ettari irrigati, alimentato dal fiume Mincio attraverso le tre pompe dell’impianto di sollevamento Angeli. Finanziato attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, il progetto comporterà un investimento di 4 milioni di euro da parte del Ministero. I lavori partiranno entro la fine del 2020 e si spera di terminarli in tempo per la stagione irrigua 2022, considerando che potranno essere condotti solo tra il 1° ottobre e il 31 marzo di ogni anno. L’automazione del sistema avverrà attraverso dei sistemi di telecontrollo e automazione, già installati sul canale pilota Colombare, oggetto di sperimentazione a partire dal 2011, e la sostituzione delle tre idrovore esistenti con impianti a maggiore efficienza energetica e capaci di dialogare con il nuovo sistema. Grazie alla rilevazione continua dei livelli irrigui in determinati punti del canale Angeli-Cerese e delle sue ramificazioni, sarà possibile inviare automaticamente le istruzioni alle paratoie automatiche e alle idrovore del Lago Superiore. In questo modo si potrà fornire sempre la giusta quantità d’acqua necessaria a soddisfare la domanda. Il progetto prevede infatti complessivamente una rete di 41 dispositivi di controllo e misurazione in aggiunta ai tre esistenti, che negli anni scorsi hanno permesso un’analisi per la valutazione del risparmio idrico: saranno dislocati tra Mantova e i comuni di Curtatone e Borgo Virgilio. L’intervento, che non prevede la costruzione di nuove opere ma soltanto la manutenzione straordinaria, avrà, tra l’altro, un impatto paesistico molto basso. Il sistema sarà il primo in Italia a disporre di questa tecnologia, che mette al bando lo spreco. Il risparmio idrico è quantificato in 37,5 milioni di metri cubi in dieci anni (3,75 milioni di metri cubi per ogni stagione irrigua). “In questo modo – spiega la presidente del consorzio Elide Stancari – saranno diminuiti e razionalizzati i prelievi dal fiume in coerenza con gli impegni che abbiamo sottoscritto nell’ambito del Contratto di fiume Mincio”.