BAGNOLO SAN VITO L’operazione Pechino continua. Cinque giorni in palestra per fare il lavoro di tre mesi. Sofia Goggia ha iniziato la seconda parte del suo recupero per l’infortunio rimediato con la caduta nel SuperG di Cortina – microfrattura della testa del perone e lesione parziale del legamento crociato del ginocchio sinistro – con la volontà di partecipare ai Giochi che partiranno tra pochi giorni. Se nella settimana successiva all’infortunio la campionessa bergamasca aveva lavorato soprattutto sulla fisioterapia con lunghe giornate passate al Fisiocenter di Bagnolo San Vito, ora il focus si è spostato su Verona. L’obiettivo lo aveva indicato domenica il dottor Andrea Panzeri, presidente della commissione medica Fisi: riabituarla alle stimolazioni delle gare, in modo da permetterle di gareggiare ai Giochi, dove sabato 12 iniziano le prove per la discesa di martedì 15 e dove venerdì 11 si terrà il superG. L’idea di partire per la Cina questo venerdì è tramontata, le ipotesi sul campo sono domenica o lunedì prossimi. Sofia tra l’altro avrebbe dovuto essere la portabandiera nella cerimonia d’apertura di venerdì, ma ha dovuto passare il testimone a Michela Moioli, stella dello snowboardcross, concittadina e amica di Sofia. Che da buona bergamasca – “mola mia” è il motto – ha tutta l’intenzione di essere al cancelletto di partenza della discesa libera, per difendere il titolo conquistato quattro anni fa a Pyeongchang. Una mission impossible per molte, ma non per lei, che ha ginocchia fragili e martoriate, ma un animo d’acciaio. «Le cose stanno progredendo nel modo sperato – ha dichiarato Super Sofi -. Non mi rimane che continuare a lavorare in questa direzione e alla fine della prossima settimana faremo un nuovo punto della situazione». Ieri ha invece salutato i tifosi sui social rincuorandoli con una foto al lavoro in palestra e queste parole: «Ciao Fans. Ogni giorno grossi progressi. Basciiii».
E’ una corsa non stop: mattina, preparazione atletica a Verona nella palestra Magnituido Training; pomeriggio, fisioterapia a Bagnolo. «Sofia si sta riprendendo giorno per giorno, sempre meglio – dicono dal suo staff – la settimana scorsa faceva fisioterapia dalle 8 del mattino alle 19, tanto per farvi un’idea della sua forza di volontà. Nei prossimi cinque o sei giorni seguiremo un programma graduale che di solito facciamo in tre mesi. Stiamo reimpostando il ginocchio, lo dobbiamo riabituare alle vibrazioni, agli stimoli, alla velocità. L’idea è di portarlo da movimenti lenti a spostamenti veloci e reattivi, perché lo sci è anche questo».