#ioapro a Mantova non “attacca”

MANTOVA Sembra che i ristoratori mantovani non ci credano all’#IOAPRO, ultima protesta pacifica, fissata per venerdi’ 15 gennaio e promossa da ristoratori ed esercenti di tutta Italia, che invoca l’apertura per protesta dei locali, nel rispetto delle regole e in piena tutela legale per tutti.

“Di fronte ai morti che ci sono stati, io, che pure sono in difficoltà e vedo i debiti crescere ogni giorno, non mi sento per il momento di aderire all’iniziativa”. A parlare Stefania Berti, la titolare del ristorante Bice Gallina Felice, che propone piuttosto una chiusura totale, magari fino a febbraio, ma che poi sia finita.

Un’altra voce concorde in questo senso ce la dà il titolare della Masseria, in piazza Broletto, Stefano Solci. “Noi non parteciperemo, ma non perché l’atto di protesta non sia giusto, anzi, abbiamo già subito danni ingenti e i ristori non sono minimamente proporzionati – continua Solci –. #IOAPRO varca il confine della legalità e noi non vogliamo un braccio di ferro ma bensì una trattativa concordata e misurata.”

A detta di Gianni Grilli, proprietario della Bella Napoli di Via Arrivabene, questa ulteriore protesta degli esercenti significherebbe solo “un altro assist per andare in gol. La battaglia da fare è un’altra, quella sulle cose concrete, come le tasse che continuano da arrivare nonostante le chiusure e i ristori che non sono sufficienti a coprire le perdite. Siamo su una barricata e non possiamo far altro che resistere.”

Indeciso sul da farsi è invece il socio titolare delle Scuderie di Porto Mantovano, Agazio Mercurio. “Vorrei consultarmi prima con i soci delle altre attività della catena prima di decidere.

E in ogni caso, quello che più mi lascia perplesso sono i rischi che si corrono: noi, come esercenti, i dipendenti che lavorano e i clienti stessi. Se incorressimo tutti in una multa, avremmo avuto oltre al danno, anche la beffa.”

Barbara Barison