Ceresara Tempo di semifinali play off nel massimo campionato di tamburello. In corsa per lo scudetto ben tre squadre mantovane. Il Solferino campione d’Italia se la vedrà con l’unica “straniera” rimasta, l’Arcene (vedi articolo sotto). Inevitabile quindi che l’altra semifinale sia un derby virgiliano: quello tra Ceresara e Castellaro.
Il primo round andrà in scena sabato sera (ore 21.30) sullo sferisterio di Cereta. I padroni di casa del presidente Fabrizio Pezzini, guidati dal dt Claudio Grandelli, hanno chiuso il campionato al secondo posto a pari punti proprio col Castellaro. Si preannuncia quindi un match molto equilibrato, anzi due considerando anche la gara di ritorno di sabato 9 agosto. Di sicuro, in questo primo atto, il Ceresara proverà a sfruttare il fattore campo, anche se non sarà proprio il “suo” campo (quello di Ceresara è sprovvisto di impianto di illuminazione, da qui la decisione di giocare a Cereta).
Ne parliamo con Michele Cimonetti, trentino di Mori e giocatore del Ceresara. «Noi e il Castellaro abbiamo lo stesso 50% di possibilità di approdare in finale – dice Cimonetti – . Al termine della stagione regolare abbiamo chiuso con gli stessi 40 punti, ma i collinari sono secondi perchè hanno vinto gli scontri diretti. Poco male: sono due squadre che si equivalgono. Cosa penso degli avversari? Conosco Weber e Foroni avendoci giocato insieme a Guidizzolo. Sono atleti di esperienza, così come Pierron. Ma tutto il Castellaro è forte. Da parte nostra siamo consapevoli delle difficoltà che ci attendono e della forza dell’avversario. Detto ciò, vogliamo far bene e crediamo nelle nostre possibilità. Vogliamo centrare la finale e daremo il massimo per riuscirci. Sabato giocheremo sul “nostro campo” a Cereta e vogliamo portarci avanti. Sarà importante non concedere vantaggi a un avversario di spessore come il Castellaro. Sicuramente non mancherà lo spettacolo e l’ imprevedibilità, trattandosi di un derby sentito fra squadre mantovane. Giunti fin qui, vogliamo tutti la finale. Noi faremo di tutto per prendercela».
