VIADANA I primi rumors si erano fatti strada giovedì sera, dopo la fine della videoconferenza del Consiglio della Fir, poi ieri mattina è arrivata l’ufficialità: la stagione 2019/20 è stata sospesa definitivamente per l’emergenza Coronavirus. Non saranno assegnati i titoli d’Italia, nè vi saranno promozioni e retrocessioni. Si ripartirà, quando vi saranno le condizioni, con la stagione 2020/21. Inoltre la Federazione varerà misure di sostegno straordinario per società, giocatori, tecnici, dirigenti, direttori di gara e tutte le componenti del movimento. E’ la prima Federazione a prendere una decisione drastica, mentre tutto il mondo dello sport italiano resta in stand-by. Si chiude qui perciò la stagione del Top 12 e dell’Im Exchange Viadana. «Decisione di buon senso e finalmente è arrivata – afferma il presidente Giulio Arletti – Siamo stati i primi, diamo così il buon esempio. Non si poteva aspettare visto la gravità della situazione. La buona notizia è che almeno adesso sappiamo come muoverci; la brutta è che abbiamo sperato fino all’ultimo di poter ricominciare. Da qui a settembre mi mancherà molto vedere una partita. Diamo spazio ora a chi deve combattere contro questa emergenza». Nel mezzo del dramma del Paese però bisogna pensare presto a come ripartire. «Ci aspetta uno scenario postbellico dai pesanti problemi economici. Io ho un’azienda e so cosa succede. Non solo per quanto riguarda Viadana o il rugby. Siamo preoccupati e serve una grande iniezione di fiducia che faccia ripartire il Paese». La Fir varerà misure straordinarie per i club: «Il 1º aprile hanno un nuovo Consiglio. Tutte le società sono in difficoltà. Ci aspettiamo un piano Marshall per ripartire. Poi il rugby è anche uno sport economico. Il Governo parla di miliardi: uno “0 virgola” per noi può trovarlo». Intanto i gialloneri come volontari stanno aiutando la comunità viadanese. Gli argentini sono qui, mentre è tornato da pochi giorni in Sudafrica Mazibuko, che potrebbe accasarsi ai Cheetahs. «La quarantena – prosegue Arletti – va fino al 3 aprile e spero che dopo quella data qualche argentino possa fare ritorno in famiglia. Coach Jimenez ancora con noi? Me lo auguro. Ci sentiamo per telefono e penso troveremo un accordo. Auspico che tutto il movimento rugbistico ci dia una mano. Oltre ai danni economici, rischiamo in futuro di avere un abbassamento del livello tecnico. Abbiamo avuto danni gravissimi, la nostra memoria storica è stata decimata e quello che possiamo fare noi è metterci al lavoro per ricominciare nel miglior modo possibile. Serve tanto impegno». Passiamo per un secondo a ricordare il 2019/20 del Viadana sul campo e il sesto posto in classifica: «Sapevamo non sarebbe stato facile. Abbiamo inserito tanti giovani. Si sa che hanno un morale variabile, ma abbiamo col tempo avuto buone risposte. Il calendario non ci ha aiutato: avremmo avuto quasi tutte le gare in casa nel ritorno, però non lo abbiamo giocato… E allo Zaffanella noi l’avremmo fatta da padroni. Abbiamo perso gare con squadre alla portata e lottato con le big. Avevamo un bel gruppo forte e affiatato: i risultati sarebbero arrivati». (cris)