Mantova La terza sfida decisiva della stagione si è conclusa ancora con un nulla di fatto. Dopo la Coppa Italia e la Supercoppa, anche lo spareggio con Macerata per salire in A2 ha avuto lo stesso esito. Viene spontaneo, anche pensando ai recenti trascorsi in B, pensare ad una sorta di maledizione delle finali per il Top Team. Non si vuole di certo sminuire quanto di buono ha fatto il Gabbiano nel suo primo anno di A3, senza scomodare la B dove la società mantovana è sempre stata grande protagonista. Si pensi per esempio al record di partite vinte nella stagione regolare. Ma quando si parla di finali… qualcosa si guasta. Ci sarà ancora una chance comunque: per il valore della squadra si può sperare in un esito diverso e vedere così il Gabbiano salire in A2. Nel frattempo, la società si sta fornendo di amuleti e benedizioni speciali. Si scherza ovviamente, ma la delusione per come è andata con Macerata dovrà dare spazio alla reazione che è arrivata in altri momenti della stagione. E col tifo delle finali con Macerata al PalaSguaitzer e nelle Marche il sogno si può avverare. Tornare su gara-3 fa un po’ male, ma serve a capire che il Gabbiano soprattutto in gara-2 è arrivato davvero molto vicino a coronare il sogno. Proviamo a tornare alla bella di domenica con uno sguardo al futuro con il direttore sportivo Nicola Artoni: «Volevo subito ringraziare i ragazzi e lo staff per quello che di incredibile stanno facendo e che non era pronosticabile a inizio della nuova avventura in A3. Ricordiamoci da dove siamo partiti e quali erano gli obiettivi a inizio stagione. Siamo stati, ma lo siamo tuttora, a caccia di un sogno che non deve però diventare ossessione. Se lo diventa, ci porta a giocare come non abbiamo fatto per tutto il campionato. La tensione non deve trasformarsi in ossessione». Artoni torna per un attimo allo svolgimento di gara-3. «Era stata ben interpretata all’inizio. Abbiamo avuto un po’ troppa fretta e qualche imprecisione ci ha impedito di portare a casa il primo set dove eravamo in vantaggio. Nel secondo ci siamo trovati sempre ad inseguire e quasi riusciamo nel finale a rimontare lo svantaggio. Ogni dettaglio è stato determinante e loro sono stati più bravi. Nel terzo set abbiamo staccato di testa».
Ora il Gabbiano sfiderà San Donà a partire da gara-1 di semifinale che si giocherà a Mantova domenica 28. E i play off hanno visto l’eliminazione del quotato Palmi per mano di Belluno. «Siamo dentro ai play off e potremo sfruttare un’altra opportunità. Con un avversario che conosciamo, ma lo affrontiamo in un’altra fase del campionato. Si riparte da zero per cui avanti tutta, il sogno è ancora da inseguire».