Calcio Serie D – La Lnd non vuole gettare la spugna. Mantova in C anche per ripescaggio

Si avvicina il momento delle decisioni La Lnd aspetta di capire se si potrà tornare in campo

MANTOVA Prima di sbilanciarsi sul futuro dei campionati, la Lnd vuole attendere il 3 maggio, giorno in cui scade il Decreto governativo e che dovrebbe dare il via alla famosa “Fase 2”. Nel frattempo però i vertici della Figc e della Lnd sono al lavoro per capire come ripartire. Per quanto riguarda la serie A, le modalità sono note a tutte, ovvero nel rispetto di un rigoroso protocollo che garantisca la salute e la sicurezza degli atleti. Un protocollo che difficilmente, quasi sicuramente, non potrà essere attuato in molti club di serie B, Serie C e figuriamoci in Serie D. Nelle ultime ore, anche tra i vertici della Lnd, non sembra trapelare molta fiducia su una possibile ripresa dei campionato. Il presidente della Lnd,  Cosimo Sibilia, in un’intervista rilasciata a  Radio 24, è stato chiaro: «Condivido le parole del ministro Spadafora, e di quando in un’intervista di una ventina di giorni fa parlò di contributi alle società dilettantistiche. Ora mi aspetto che questa vicinanza ci sia al di là delle parole. Vanno bene gli impianti da ristrutturare, ma abbiamo bisogno soprattutto di questo starci accanto concretamente da parte del governo». Contatti costanti con i comitati regionali: «Qualche delegato provinciale delle zone maggiormente colpite dal virus ha difficoltà a dire che il campionato debba riprendere. Ma io sono perchè questo avvenga, quando ci sarà la sicurezza dal punto di vista sanitario: deve essere il rettangolo di gioco a dare i responsi, e noi vorremmo ripartire. Ma non faccio previsioni sul quando, perchè ora non è possibile farlo, visto che i tempi li detta il coronavirus. Anche perchè per ripartire devono essere rispettati dei protocolli, impossibili da rispettare in serie D. «Abbiamo numeri elevatissimi, e la necessità che venga garantita la sicurezza di tutti, giocatori, allenatori, dirigenti, staff e questo è il punto vero. Vanno fatti esami ogni quattro giorni? Allora attendiamo le risultanze del comitato scientifico e della federazione per capire chi debba mettere le risorse finanziarie per pagare tutto questo». E se non si ripartisse, come saranno decisi i verdetti? Probabilmente con la promozione diretta delle capolista, ma nelle ultime ore è spuntata anche l’ipotesi di un ripescaggio. Un’opzione che potrebbe escludere dai giochi, il Mantova. Esattamente come accaduto l’anno scorso, a causa della posizione di patron  Setti. Ma da Roma fonti attendibili, fanno sapere che visto l’eccezionalità della situazione che si è creata, i criteri di ripescaggio saranno rivisti. Questo sia chiaro, non per fare un piacere in particolare al Mantova, ma per non creare differenze con le altre teste di serie.
Tommaso Bellini