MANTOVA – MantovaLa convocazione della commissione ambiente chiesta da Lega, Mantova ideale e Forza Italia, sotto la presidenza di Pier Luigi Baschieri, ha chiamato ieri in aula il presidente di Mantova ambiente Pierluigi Bortolini, l’a.d. Lorenzo Bagnacani, il sindaco Mattia Palazzi e l’assessore alla partita Andrea Murari. Sul tavolo le 30mila tonnellate di rifiuti di Roma destinati (quando si formalizzerà il contratto) all’impianto di trattamento di Ceresara e alla discarica di Mariana. Un passo obbligato, a detta dei vertici della società, dato che senza tali apporti gli impianti soffrirebbero gravi passività.
Incalzato dal capogruppo di Mn-i Stefano Rossi e dal leghista Andrea Gorgati, il sindaco e Bagnacani hanno spiegato che già oggi per il 64% dei rifiuti Mantova dipende da altri soggetti fuori provincia; da qui la spinta di Mantova ambiente a sviluppare piani di riciclo.
Inutile pensare di dotarsi di un termovalorizzatore, come suggerito da Rossi, e sul cui proposito si è schierata contrariamente anche Gloria Costani di Saf.
I problemi di Mantova ambiente insomma non possono essere risolti “in house”, tanto che il 32% dei rifiuti (Tmb) portati a Ceresara provengono da fuori, contro i rimanenti mantovani, mentre all’opposto nella discarica di Mariana Mantovana finisce il 73% dei rifiuti prodotti fuori provincia.
Palazzi ha infine negato che questa operazione romana abbia a che fare con la recente nomina di Roberto Gualtieri a sindaco della capitale.