SAN BENEDETTO PO – Materie prime alle stelle ma non solo, anche materie la cui reperibilità sta diventando sempre più complessa: nella storia del cantiere del nuovo ponte di San Benedetto Po si inserisce prepotentemente – purtroppo – quanto sta accadendo in Ucraina (e che trattiamo brevemente nell’articolo sopra) che sta mettendo in grave crisi l’approvvigionamento dei materiali edili per opere di questa portata. Mentre nella giornata di oggi – come anticipato ieri sulla Voce – è arrivata la validazione del progetto per il tratto golenale, nei prossimi giorni Provincia e Toto si siederanno al tavolo per definire i dettagli del contratto. Come ricordato dalla stessa Toto vi è la massima disponibilità a trovare un accordo e l’interlocuzione con la Provincia sta andando avanti senza interruzioni e in un clima di collaborazione, ma al contempo pesa – e parecchio – la questione dei materiali. In primis è l’acciaio a preoccupare: quotazioni schizzate alle stelle, per non dire raddoppiate nel giro di appena sei mesi, e per di più con questo materiale che diventa sempre più difficile da reperire soprattutto nelle quantità richieste per questo tipo di cantieri, ma anche cemento e materiali plastici, ugualmente importanti per il cantiere, stanno conoscendo un’impennata quasi schizofrenica, il che rende difficile fare previsioni a medio raggio su come affrontare i prossimi mesi. Questi dunque saranno gli argomenti su cui nei prossimi giorni proseguirà l’interlocuzione tra Provincia di Mantova e Toto Costruzioni, con la volontà di trovare un accordo che renda possibile una realizzazione in tempi relativamente brevi di questa seconda tranche di lavori. Come noto solo con la realizzazione del ponte golenale da collegare al ponte in alveo si procederà alla demolizione del precedente manufatto e quindi alla traslazione del nuovo ponte in quella che sarà la sua sede definitiva. Il varo aveva acceso giustificati entusiasmi in parte fruistati dalla crisi ucraina e dalla conseguenze che, come un prevedibile effetto domino, si sono verificate.