RODIGO – Maurizio Bulgarelli sarà il candidato sindaco di una lista civica che si presenterà alle prossime amministrative del 14 e 15 maggio per quel che concerne il Comune di Rodigo. La sua esperienza, maturata in più mandati da consigliere comunale, e la sua capacità d’interpretare le esigenze di una comunità e di un territorio hanno fatto si che su di lui si stia costruendo il progetto da proporre ai cittadini nella prossima campagna elettorale
Un progetto che da un lato sia una sorta di continuità con quelli precedenti del centrosinistra ovvero: “Impegno Civico”, che aveva dieci anni orsono come candidato sindaco Emanuele Gollini, e ”Destinazione Comune”, che nel mandato che sta per concludersi aveva puntato su Barbara Broccaioli come candidato sindaco. Dall’altro possa puntare su candidati consiglieri credibili ed esperti dei vari tasselli del tessuto socioeconomico in cui è composto il territorio rodighese. Dopo una serie d’incontri si è, quindi, concretizzato il progetto di una lista civica, priva di riferimenti a forze politiche presenti in parlamento, che candiderà a sindaco di Rodigo Maurizio Bulgarelli.
Il gruppo di sostenitori della lista, il cui nome e i candidati consiglieri saranno ufficializzati in un secondo momento, sarà più ampio rispetto a quello delle due esperienze precedenti.
La ragione fondamentale di tutto ciò è quella di essere trasversali come competenze e dati anagrafici; le persone, infatti, dovranno rappresentare il valore aggiunto del progetto ed essere l’espressione di un progetto serio, competente e credibile. In questi anni i promotori della civica hanno colto, tra le persone contattate, l’esigenza di cercare di essere interpreti di un cambiamento.
Un cambiamento non rivoluzionario bensì alternativo nel modo di governare la comunità ed il territorio; insomma un’amministrazione che sia si attenta al bisogno quotidiano, ma al tempo stesso abbia ben chiare anche le prospettive per il futuro.
Un futuro che porti ad una trasformazione di Rodigo ed il suo territorio rendendolo più attrattivo, dove le famiglie trovino risposte alle loro esigenze e soprattutto stimoli per scegliere dal capoluogo alle frazioni per la loro residenza.
Dopo il Covid, secondo loro, non si sono visti gli stimoli di una ripartenza; ancora in stand by, ad esempio, vi sono opere come: il Teatro Verdi, le scuole elementari di Rodigo e la riqualificazione di Fondo Mincio.
Su quest’ultimo versante il loro pensiero è che non si possa continuare a delegare al privato.